Pd, il segretario sarà Irto. Franchino senza liste, quindi nessuno potrebbe votarlo

Pd, il segretario sarà Irto. Franchino senza liste, quindi nessuno potrebbe votarlo

Redazione

Pd, il segretario sarà Irto. Franchino senza liste, quindi nessuno potrebbe votarlo

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martedì 11 Gennaio 2022 - 18:45

La conferenza stampa del commissario regionale Graziano & C. mette i "puntini sulle i" riguardo alla decadenza della candidatura dell'ex consigliere dèm

REGGIO CALABRIA – La conferenza stampa odierna a Lamezia Terme lo certifica e lo “circoscrive” anche quanto alle ragioni concrete: Mario Franchino – unico competitor fin qui – è knock down, il Congresso regionale del 16, 17 e 18 di questo mese non potrà che ratificare a voti unanimi l’unica candidatura in campo. Il nuovo segretario regionale del Partito democratico sarà “per forza di cose” il capogruppo a Palazzo Campanella Nicola Irto.

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Un momento della conferenza stampa di oggi a Lamezia Terme (CZ)

In apertura, il commissario regionale dèm Stefano Graziano chiede un minuto di silenzio in memoria del carismatico, indimenticabile anchorman del Tg1 prima e presidente dell’Europarlamento poi David Sassoli.
Il secondo è un congedo assai meno drammatico e però significativo: quello dall’incarico commissariale dello stesso Graziano, che ringrazia il “popolo del Pd” e poi i suoi più stretti collaboratori Enzo Insardà (tesoriere), Giovanni Bartolo (reponsabile organizzazione), Barbara Panetta (ufficio stampa), Seby Romeo (segreteria), Giovanni Puccio, in difficili condizioni di salute. «La Calabria sarà sempre la mia “seconda terra”, avendoci vissuto per tre anni e per il calore della gente calabrese. E questo al di là degli screzi politici e anche di quelli che “politici” non sono stati, ché poi il rischio vero è proprio quello di travalicare l’aspetto squisitamente politico e d’andare sul personale».

Irto, candidatura unica

Tuttavia, la Calabria brilla per intelligenze e personalità: «Da lunedì, questa terra può costruire un suo percorso di riscatto; e anche qui, il Pd fa un grosso investimento su ciò che, sostanzialmente, si sta realizzando per lo sviluppo della Calabria. Ora si riparte: un affettuoso “in bocca al lupo” a Nicola Irto, che a mio avviso rappresenta il volto del cambiamento del Pd e dello stesso popolo calabrese, affinché – è lo sprone di Stefano Graziano – conduca il partito in una direzione che tratteggi un pronto riscatto su scala nazionale rispetto alle condizioni in cui s’è trovato».
(Peraltro, come già più volte evidenziato da Tempostretto, quella di una candidatura unica è un’ipotesi esplicitamente prevista dallo stesso nuovo Regolamento per il Congresso).
Gli iscritti sono 9.617 in tutta la Calabria: il territorio più vasto – quello cosentino – è anche quello di “maggioranza relativa”, nel Reggino gli iscritti al partito sono invece 2.303. «Rispetto agli 11mila circa richiedenti tessera c’è una forte differenza: i motivi – puntualizza il presidente della Commissione di garanzia Italo Reale – per cui è stata negata la tessera, nella maggiora parte dei casi, hanno riguardato una pluralità di pagamenti da parte della stessa persona».

I ringraziamenti s’estendono poi a Enrico Letta, per essere venuto in Calabria anche in campagna elettorale, e a Francesco Boccia, Nicola Oddati e Marco Meloni per aver contribuito al disegno per «trarre il partito calabrese fuori dalle secche». E ribadisce tra l’altro, il fin qui commissario, che «abbiamo dimostrato che il congresso si fa» e che le candidature a segretario provinciale e a segretario cittadino nei 18 Comuni con almeno 15mila abitanti vanno consegnate entro le 20 di giovedì 13 gennaio.

Elezione “di secondo grado” il nodo tecnico del ko per Franchino

Dal punto di vista strettamente tecnico, poi, evidenziano i maggiorenti piddini che la candidatura dell’ex consigliere regionale (ed ex segretario provinciale cosentino) del Partito democratico Mario Franchino viene a cadere non “in sé” ma proprio per l’articolazione di un’elezione “di secondo grado” del segretario regionale pd.
Il segretario – prevede il nuovo Regolamento – viene eletto dai delegati all’Assemblea: ma le liste di Franchino non sono state regolarizzate in tempo utile. Per cui sono venute meno; e, venendo meno le liste, Mario Franchino non avrebbe comunque neppure un delegato e, dunque, nessuno che possa votarlo nella sua “corsa” a segretario regionale del partito. Per questo, fondamentalmente, la sua candidatura è decaduta. «Con dispiacere, abbiamo dovuto adottare questa decisione, peraltro – ha spiegato Reale – sulla base di un precedente verificatosi nel Veneto. Avremmo senz’altro preferito una discussione, un confronto in sede congressuale: ma le regole sono fatte per essere rispettate. E diciamo anche, col massimo affetto per Stefano Graziano senza il quale, con ogni probabilità, questo congresso regionale non si sarebbe mai fatto, che questo partito ha bisogno di un gruppo dirigente composto da calabresi: non si può più prolungare il commissariamento».
Il tutto, fermo restando che s’attendono pure le dichiarazioni di Franchino nella conferenza stampa preannunciata per domani a Cosenza: l’ex consigliere regionale piddino potrebbe annunciare un ricorso contro la decadenza della sua candidatura proclamata dalla Commissione.
Le assemblee, ha poi chiarito Italo Reale, saranno svolte online.

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