Per l'Acr Messina gli alibi sono finiti, ultimatum con la Gelbison

Per l’Acr Messina gli alibi sono finiti, ultimatum con la Gelbison

Simone Milioti

Per l’Acr Messina gli alibi sono finiti, ultimatum con la Gelbison

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lunedì 10 Ottobre 2022 - 08:59

Battere le Gelbison segnando più di un gol, e possibilmente senza prenderne, sarebbe il segnale che il Messina non è in crisi

MESSINA – Ennesima sconfitta, la quinta in sette partite, quarta su quattro in trasferta per l’Acr Messina. La squadra si trova in 18ª posizione in classifica nel girone C con 4 punti conquistati. A far allarmare i tifosi però è il come si sia arrivati a questo punto.

Se nelle prime cinque giornate il calendario era complicato affrontando Catanzaro e Crotone, le sfide contro Avellino e Francavilla in trasferta, anche se contro la Virtus si sarebbe potuto strappare un importantissimo pari.

Tolte queste sfide il campanello di allarme era già suonato contro la Viterbese, in quella partita il Messina poteva vincere e avrebbe meritato. L’inizio del “calendario in discesa”, come sostenuto dall’allenatore Gaetano Auteri, sembra essersi già arenato alla seconda tappa. In ordine i biancoscudati trovavano Giugliano, Audace Cerignola, Gelbison e Fidelis Andria.

Le sfide da non sbagliare

Tre neopromosse e l’Andria, che nello scorso campionato terminò dietro l’Acr Messina in classifica. Dopo la vittoria con Giugliano, per nulla convincente, ma i tre punti sono arrivati e bisogna tenerseli stretti, il Messina ha fallito clamorosamente l’appuntamento con la neopromossa Audace Cerignola. Tre reti subite, zero segnate, errori difensivi che si continuano a ripetere ma soprattutto non un tiro in porta che abbia impegnato Saracco, il portiere avversario.

Mister Auteri a caldo non riesce a spiegarsi la sconfitta, in tal modo, ha tirato fuori l’ennesima (e a questo punto va considerata come ultima) scusa: la squadra era stanca dei 120 minuti di Coppa a Crotone. Preso atto di questa sua dichiarazione, che in parte è in conflitto con le precedenti “la squadra fisicamente sta bene” e soprattutto col fatto di aver fatto ruotare i giocatori tra martedì e sabato scorso non resta che porre un ultimatum. Non tanto da parte di chi scrive o legge, ma da parte della società a sé stessa che in caso di mancato risultato deve prendere atto che qualcosa non sta funzionando.

Ultimatum contro la Gelbison

Sabato 15 ottobre arriva la Gelbison, altra formazione neopromossa, a Messina, sfida casalinga, al Franco Scoglio unico campo dove i biancoscudati hanno fatto punti in stagione. Non ci saranno partite infrasettimanali quindi la squadra non ha più scuse per non arrivare al meglio e dimostrare tutto il suo potenziale. Una vittoria segnando almeno due gol, e possibilmente senza prenderne, sarebbe il segnale atteso che confermerebbe che nonostante le difficoltà iniziali, imprevisti e quant’altro la squadra sta lavorando nella giusta direzione.

Se il risultato non arrivasse sarebbe meglio iniziare a preoccuparsi seriamente. Si dovrà parlare a quel punto di mercato e di mercato degli svincolati avendo ancora qualche slot libero per agire e con la sessione invernale distante quasi due mesi. È chiaro che se si dovesse ricorrere a questa soluzione non si potrà sbagliare nelle scelte quindi sarebbe meglio non agire in maniera passionale e di fretta, ma ragionando su ciò che davvero serve alla squadra per salvarsi.

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