"Rischio crollo". Sequestrato il viadotto Furiano, era stato riaperto 7 mesi fa

“Rischio crollo”. Sequestrato il viadotto Furiano, era stato riaperto 7 mesi fa

Redazione

“Rischio crollo”. Sequestrato il viadotto Furiano, era stato riaperto 7 mesi fa

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giovedì 12 Gennaio 2023 - 15:25

Il viadotto dell'autostrada Messina - Palermo, lato monte, era rimasto chiuso da novembre 2021 a maggio 2022, poi riaperto perché i controlli avevano dato "esiti rassicuranti"

La Polizia Stradale ha sequestrato il viadotto “Furiano”, carreggiata lato monte, lungo l’autostrada A-20 Messina-Palermo, situato nel territorio del comune di Caronia, con assoluto divieto di transito veicolare sul tratto. L’ordinanza è stata emanata dal Gip del Tribunale di Patti, Andrea La Spada. La richiesta di sequestro è stata avanzata dalla Procura di Patti, guidata da Angelo Vittorio Cavallo, nell’ambito di un procedimento penale che vede attualmente indagati tre dirigenti del Cas i quali, secondo la prospettazione accusatoria, “pur consapevoli delle criticità di tenuta del manufatto (mai revisionato e rispetto al quale l’ente concessionario si è mostrato totalmente inadempiente nei riguardi del quadro normativo tecnico cogente in termini di controllo periodico della stabilità), hanno omesso di provvedere ai lavori necessari di risanamento o di manutenzione straordinaria”.

“Rischio crollo”

Gli indagati, inoltre, “hanno ignorato le prescrizioni di chiusura al traffico impartite dagli ispettori ministeriali, così determinando un serio, fondato ed imminente pericolo per la sicurezza dei pubblici trasporti”. Il sequestro del viadotto “Furiano” (lato monte, direzione Palermo – Messina) è stato quindi disposto dal giudice di Patti “in ragione delle gravissime criticità infrastrutturali dell’arteria autostradale, la quale, sulla scorta di molteplici evidenze, potrebbe essere anche a rischio crollo”. Secondo il giudice, le decisioni relative all’apertura/chiusura del traffico sulla tratta a rischio devono essere, ormai, “necessariamente sottratte alla valutazione dell’ente concessionario, che ha dimostrato totale inerzia e disinteresse davanti al concreto rischio di cedimento della struttura”. Il procedimento ha tratto origine da una ispezione ministeriale del marzo 2021 disposta dal Ministero delle Infrastrutture e riguardante, in particolare, le verifiche straordinarie sui viadotti e sulle gallerie esistenti lungo l’autostrada A20, Messina-Palermo.

“Nella relazione conclusiva gli ispettori del ministero ponevano particolare attenzione sulle criticità infrastrutturali del viadotto Furiano: a seguito di appositi sopralluoghi ed ispezioni documentali, in particolare, si constatava “… un eccesso di scorrimento degli appoggi ubicati nella spalla lato PA e nella prospiciente pila, con fine corsa ormai prossima a circa 6 cm. di distanza dal bordo dell’impalcato della spalla. Tale ridotto scorrimento residuo determina un elevato rischio alla sicurezza della circolazione, in quanto l’impalcato potrebbe uscire dall’impronta dei baggioli e cadere, per effetto ad esempio di azioni orizzontali o di un sisma anche di bassa magnitudo…”, si legge nella nota a firma del procuratore Cavallo.

In altre parole gli ispettori hanno constatato “una fuoriuscita anomala dell’impalcato (ossia del soprastante asse viario) dai propri appoggi (ossia dai piloni di sostegno), con il conseguente rischio di crollo, anche in caso di un sisma di bassa intensità o fenomeni similari”. “Tale circostanza è stata ritenuta dagli ispettori tra situazioni in assoluto più critiche e pericolose fra tutte quelle riscontrate sulla autostrada A 20, tanto da ritenere necessaria la chiusura totale ed immediata al traffico”.

I consulenti confermano il pericolo

“La grave situazione di pericolo è stata totalmente condivisa dai consulenti nominati dalla Procura di Patti, i quali sono giunti ad identiche conclusioni”. “Il giudice di Patti, nella sua ordinanza, ha osservato come “…in definitiva, a distanza di quasi due anni dalla prima relazione ministeriale, contenente le già allarmanti criticità rilevate, e pienamente confermate dal consulente del P.M., il Cas non ha posto in essere alcune delle concrete azioni indicate, in termini sia di corretta verifica di sicurezza che di risanamento strutturale del manufatto, limitandosi ad un mera attività di monitoraggio, peraltro impostata tecnicamente in maniera errata… ciò che impone di ritenere integralmente sussistente nell’attualità, se non addirittura aggravato, stante il decorso del tempo, il gravissimo pericolo incombente sulla pubblica incolumità a suo tempo segnalato. … “.

Già in precedenza, il 21 maggio 2020, il giudice di Patti ha disposto il sequestro preventivo ex art. 321 c.p.p. del viadotto “Buzza”, carreggiata Messina – Palermo, della autostrada A20 ME-PA, sempre situato nel territorio del Comune di Caronia. (AdnKronos)

Chiuso da novembre 2021 a maggio 2022, poi di nuovo a novembre 2022

Il viadotto Furiano lato monte era rimasto chiuso per controlli dal novembre 2021 al maggio 2022, poi riaperto perché l’esito era stato “rassicurante”, per poi essere nuovamente chiuso l’11 novembre 2022 “per gravi ragioni di sicurezza”. Il traffico veicolare avviene attualmente a doppio senso di circolazione sull’altra campata autostradale, estranea al sequestro. 

“Prendo atto del doveroso provvedimento della magistratura”, è la prima dichiarazione del presidente Filippo Nasca, insediatosi appena ieri alla guida del Consorzio. “La struttura gestionale e tecnica dell’ente sta predisponendo le misure necessarie per ripristinare le condizioni di piena agibilità del viadotto, che tuttavia richiederanno del tempo. Mi sono sentito telefonicamente anche con l’assessore regionale delle Infrastrutture, col quale abbiamo ovviamente concordato sulla necessità immediata di assicurare in ogni modo e con l’urgenza del caso la sicurezza degli automobilisti”.

7 commenti

  1. Quelli del CAS andrebbero cacciati.

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    1. Sono d’accordo con te ma è stata la politica a cerare questi mostri di incompetenza e stipendifici per pochi intimi.
      crocetta (minuscolo) in in’intervista in occasione di una visita al cas (anch’esso minuscolo) disse che quest’ultimo era una perla di azienda e la regione andava fiera dei risultati.
      Li abbiamo eletti e ci meritiamo tutto questo

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    2. E quelli che li hanno assunti o che gli hanno dato l’incarico dove li mandiamo?

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      1. Ricollocati in altro posto. Quando vogliono i nostri politici riescono a spostare/trasferire chiunque in qualunque posto. Basta volerlo. E non mi si dica che nell’amministrazione pubblica non c’è bisogno di forza lavoro.
        Altro suggerimento senza trasferimenti: fateli percorrere tutta la rete autostradale siciliana e fategli rimuovere tutti i cartelli inutili che ci sono (es.: “galleria non illuminata”: entri dentro e c’è una luce accecante, ecc., ecc). Questa gente deve capire cosa vuol dire sudarsi lo stipendio, un concetto sconosciuto (o offensivo) ai più…

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  2. Ed è solo un viadotto, un ponticello costruito qualche decennio fa, per un’opera “di assoluto rilievo”…..figurati che fine farebbe il ponte di cui si parla…..

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  3. Ed è solo un viadotto, di recente costruzione, inserito in un’opera di grande rilevanza….figurati cosa succederà al ponte!

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  4. …e vogliono fare il ponte….pensa un po’….

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