"Fuori i tir dalla città, basta con le favole". In due ore raccolte oltre 300 firme

“Fuori i tir dalla città, basta con le favole”. In due ore raccolte oltre 300 firme

“Fuori i tir dalla città, basta con le favole”. In due ore raccolte oltre 300 firme

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sabato 30 Aprile 2016 - 10:44

I promotori sono Michele Barresi, Renato Coletta, Mario Buzzai e il Comitato La Nostra Città, rappresentato da Saro Visicaro. L'iniziativa sarà replicata sabato prossimo a piazza Cairoli

In due ore sono state raccolte oltre 300 firme di cittadini che spontaneamente si sono recati al banchetto posto davanti al palacultura. La petizione finalizzata alla liberazione delle vie cittadine dal traffico gommato pesante e la restituzione della rada San Francesco alla città proseguirà con altri eventi analoghi nelle prossime settimane. L'iniziativa fa seguito alla campagna avviata lo scorso 9 aprile dal comitato La Nostra Città e dai promotori del sit in intitolato "Basta con le favole" che ha voluto riaccendere i riflettori sulla problematica mai risolta della sicurezza nelle strade cittadine ancora soggette alla schiavitù del traffico gommato pesante.

"La preoccupazione sul tema della sicurezza delle strade invase dai Tir è ancora forte e si vede dall'affluenza con cui tanti cittadini oggi si sono recati al banchetto delle firme per dare il loro contributo – dichiarano i promotori dell'iniziativa -. Le ultime novità sulla realizzazione del terzo approdo a Tremestieri non ci sembrano possano rappresentare la soluzione al problema ma se questo progetto è realmente funzionale e crea le condizioni per la contestuale sottoscrizione di un accordo scritto con gli armatori che sancisca l'obbligo della piena utilizzazione dell'approdo a sud con un minimo di 70 corse giornaliere ad orari cadenzati e programmati potremmo dire che si tratterebbe di una prima risposta alle rivendicazioni che questo movimento ha recentemente avanzato. Non parliamo certamente della soluzione al problema, ma di una nuova soluzione tampone, che dal punto di vista tecnico ci lascia perplessi per questioni di fragilità alle condizioni marine del futuro terzo approdo. Reputiamo che solo la definitiva liberazione della rada San Francesco e la sua restituzione alla città sia la via da seguire e non vorremmo che il progetto del terzo scivolo a sud avanzato dall'Autorità Portuale possa essere un'ulteriore melina e creare le condizioni utili per spianare la strada ad un prossimo rinnovo della concessione della Rada San Francesco. Ci aspettiamo che l'amministrazione comunale su questo manifesti una posizione netta e coerente con quello che era il suo programma elettorale". Il prossimo banchetto firme sarà sabato prossimo dalle 10 alle 12 a piazza Cairoli lato monte.

8 commenti

  1. Iniziativa da condividere, al prossimo appuntamento speriamo che si raccolgano molte più firme, ma la vedo molto ma molto dura questa battaglia. Il coltello dalla parte del manico lo tengono gli armatori che nn fanno altro che rafforzare il loro potere, vedi acquisizione da parte caronte-usticalines,di siremar, col potere economico che detengono e con la fame di lavoro che c’è , qualsiasi forza politica avrebbe difficolta a contrastarli.

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  2. Iniziativa da condividere, al prossimo appuntamento speriamo che si raccolgano molte più firme, ma la vedo molto ma molto dura questa battaglia. Il coltello dalla parte del manico lo tengono gli armatori che nn fanno altro che rafforzare il loro potere, vedi acquisizione da parte caronte-usticalines,di siremar, col potere economico che detengono e con la fame di lavoro che c’è , qualsiasi forza politica avrebbe difficolta a contrastarli.

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  3. IL PONTE SULLO STRETTO è l’unica soluzione per liberare Messina dalla schiavitù da attraversamento. Come dimostrato da decenni da tutte le “proteste” contro i Tir che si sono dimostrate solo folklore!

    Rete Civica per le Infrastrutture al Sud vi invitano il 7 maggio alle 09:30 per il convegno “IL PONTE: un’Expo lunga 100 anni”

    Il convegno verterà su 4 temi fondamentali:
    Fattibilità Tecnica,
    Fattibilità Ambientale,
    Fattibilità Economica,
    Ricadute positive sul territorio.
    I temi verranno trattati da Illustri e competenti Oratori.

    Sala Visconti. Via San Filippo Bianchi, 30 – Messina

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  4. IL PONTE SULLO STRETTO è l’unica soluzione per liberare Messina dalla schiavitù da attraversamento. Come dimostrato da decenni da tutte le “proteste” contro i Tir che si sono dimostrate solo folklore!

    Rete Civica per le Infrastrutture al Sud vi invitano il 7 maggio alle 09:30 per il convegno “IL PONTE: un’Expo lunga 100 anni”

    Il convegno verterà su 4 temi fondamentali:
    Fattibilità Tecnica,
    Fattibilità Ambientale,
    Fattibilità Economica,
    Ricadute positive sul territorio.
    I temi verranno trattati da Illustri e competenti Oratori.

    Sala Visconti. Via San Filippo Bianchi, 30 – Messina

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  5. Sergio martino 30 Aprile 2016 17:21

    Iniziativa lodevole ma trova il tempo che trova..visto che la città è governata sotto questo punto dalla lobby degli armatori..Piuttosto fate un banchetto per la raccolta delle firme affinché la città possa essere affrancata da un altro incubo……La Mancanza di Acqua!!!!!!vedrete quante firme raccoglierete!!

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  6. Sergio martino 30 Aprile 2016 17:21

    Iniziativa lodevole ma trova il tempo che trova..visto che la città è governata sotto questo punto dalla lobby degli armatori..Piuttosto fate un banchetto per la raccolta delle firme affinché la città possa essere affrancata da un altro incubo……La Mancanza di Acqua!!!!!!vedrete quante firme raccoglierete!!

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  7. ALLORA E’ VERO DICEVA G.B. VICO CORSI E RICORSI DELLA STORIA. SONO OLTRE 35 ANNI CHE SENTO PARLARE A MESSINA DI TIR VIA DALLA CITTA’ LIBERIAMO MESSINA DAI CAMION. FATE I SERI! ANCORA NON AVETE CAPITO CHE IN QUESTA TRAFITTA E DERELITTA CITTA’ I PROBLEMI,DURANO NON MENO DI ANNI 40/50? 4 O PIU’ VOLTE MANIFESTAZIONE ALL’EX TORRENTE BOCCETTA (PER USARE TERMINE STORICO DELLA ZONA) ORA VIALE BOCCETTA, HO PARTECIPATO ANCH’IO, MA FUORI POLITICA DI ORGANIZZATORI, QUANDO MI TROVAVO A MESSINA. POI PARTIVO RISULTATO SIETE NEL 1994, POI NEL 2016, POI NEL 2043 SEMPRE GLI STESSI PROBLEMI. MESSINA E’ MALATA, MALATA NEL SUO INTERNO, MALATA NELLA PROPRIA COSTITUZIONE, OVVERO MESSINA E’ E RESTERA’ SEMPRE COSI’ INFESTATA DA COLORO CHE HANNO PAURA DEL FUTURO.

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