Piazza Duomo e "l'isola che non c'è". Proposte per trasformarla in "un'isola felice"

Piazza Duomo e “l’isola che non c’è”. Proposte per trasformarla in “un’isola felice”

Piazza Duomo e “l’isola che non c’è”. Proposte per trasformarla in “un’isola felice”

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venerdì 01 Luglio 2016 - 06:54

Chi vive ed opera nell'area chiede da tempo modifiche per rendere davvero concreta l'isola pedonale. Tra le proposte quella di una chiusura da maggio ad ottobre con contestuale organizzazione di eventi e manifestazioni

Doveva essere un’isola pedonale nel cuore del centro storico, ma non lo è mai diventata.

Quella di Piazza Duomo non è un’isola pedonale ma un ibrido. Non è una strada chiusa al traffico perché possono transitare pullman turistici e trenini ma anche auto. Non si organizzano eventi di nessun tipo ma nel contempo gli esercenti che fanno richiesta non ottengono l’autorizzazione all’occupazione del suolo pubblico.

Insomma è a tutti gli effetti “l’isola che non c’è”.

Eppure era stata accolta con favore da tutti quando prese le prime mosse, peccato che l’intervento dell’amministrazione si sia limitato a chiudere le strade e a operare in deroga al Put causando disagi e comportando anche chiusure di attività e “addii” da parte di quanti hanno deciso di spostarsi altrove.

L’isola che non c’è, ma soprattutto le proposte per farla diventare un’isola felice sono stati argomenti al centro del dibattito che si è tenuto ieri pomeriggio, organizzato dal consigliere comunale Daniele Zuccarello e dal movimento Missione Messina. Presenti gli esercenti e i liberi professionisti che operano nell’area, i rappresentanti di Confcommercio e Confesercenti, il consigliere comunale Maurizio Rella.

In primo piano la necessità di portare modifiche al provvedimento, come spiegato dal presidente del Comitato isola Piazza Duomo, Fabio Calabrò, che più volte in tutte le sedi ha portato avanti la battaglia di chi vive e lavora in quell’area per avere un’isola pedonale che non crei disagi ma porti un vento nuovo e positivo. Purtroppo da gennaio le proposte del Comitato sono rimaste nei cassetti dell’amministrazione senza essere in alcun modo ascoltate. Il Comitato ha anche presentato ricorso al Tar che deciderà nei prossimi mesi.

“L’obiettivo è riuscire a rendere l’isola davvero “pedonale”, un’attrattiva per i turisti senza nel contempo mettere in ginocchio quanti operano nella zona-ha spiegato Daniele Zuccarello- Le proposte ci sono anche per organizzare eventi, ma devono essere superati molti ostacoli, come la mancata autorizzazione all’uso del suolo pubblico anche perché, visto che transitano comunque i mezzi è impossibile anche riuscire a realizzare punti di ritrovo. A questo punto serve una modifica del Put che tenga conto delle esigenze di tutti”.

Il Comitato ha presentato sin da gennaio la proposta di un’isola pedonale semestrale, da maggio ad ottobre, in coincidenza con i flussi turistici, oppure un’isola solo nei week-end, ma finora nessuna risposta è arrivata da Palazzo Zanca.

Il 10 luglio dovrebbe esserci un nuovo incontro con l’assessore Cacciola, ma nel frattempo la stagione 2016 andrà via senza correttivi necessari ad evitare che le attività rischino la chiusura. Attualmente quell’area è più un deserto che un giardino fiorito o luogo di richiamo, una strada chiusa solo in parte, una sorta di corsia riservata ai trenini e mezzi turistici a tutto svantaggio di altre ipotesi produttive.

A sposare con entusiasmo la causa è stato il neo consigliere comunale Maurizio Rella che si è detto pronto a portare avanti la richiesta di modifiche e di dialogo.

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