Tagli ai contributi per le bollette degli Istituti scolastici provinciali, insorgono in massa i presidi

Tagli ai contributi per le bollette degli Istituti scolastici provinciali, insorgono in massa i presidi

Danila La Torre

Tagli ai contributi per le bollette degli Istituti scolastici provinciali, insorgono in massa i presidi

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martedì 01 Ottobre 2013 - 11:09

Venticinque dirigenti scolastici su trenta hanno firmato un documento per chiedere al Commissario straordinario di Palazzo dei Leoni Romano di tornare sui suoi passi. Si dicono pronti a collaborare ma avvisano: «non ci faremo degli oneri che la legge pone inequivocabilmente a carico della Provincia»

La Provincia taglia i fondi per le bollette degli Istituti scolastici , i dirigenti insorgono. Come prevedibile , la decisione di Palazzo di ridurre i contributi – dell’80 % per le spese riguardanti l’energia elettrica ed il gas e del 70 % per le utenze telefoniche – ha provocato malcontento tra i presidi, che hanno firmato in massa (25 dirigenti su 30, IN BASSO I NOMI) un documento unitario, destinato al commissario straordinario dell’ente Filippo Romano , ai dirigenti provinciali ai Tributi ed ai Servizi finanziari e per conoscenza anche al Miur, all’Ufficio scolastico provinciale, all’Ufficio XIV ambito provinciale, alla Regione, al Prefetto di Messina ed all’Avvocatura distrettuale dello Stato.

I presidi delle Istituti provinciali contestano apertamente la decisione assunta dal reggente di Palazzo dei Leoni ed illustrano le loro motivazioni nella lunga nota inviata alle Istituzioni competenti. In primis, ritengono che il regolamento adottato da Romano con delibera n. 54 del 13 settembre scorso (vedi correlato) sia illegittimo, poiché – secondo quanto spiegano nel documento – viola la legge n. 23/96 : innanzitutto «per avere previsto unilateralmente la delega alle singole istituzioni scolastiche delle funzioni relative alla manutenzione ordinaria degli edifici senza ricorrere alla stipulazione di apposita convenzione … »; e ancora per non rispettare il disposto normativo che affida espressamente alle Province « l’erogazione di tutte le somme necessarie al fine di assicurare la continuità dell’attività didattica e dei servizi dell’istituto scolastico»

Nel documento, gli istituti scolastici sottolineano, inoltre, di non essere «nelle condizioni economiche di potere autonomamente sostenere, neppure parzialmente, le spese relative alle utenze di luce, gas e telefono» e che «utilizzare il bilancio delle scuole (ove in ipotesi capiente) per sostenere spese di esclusiva competenza Provinciale costituirebbe, oltre che una violazione del principio dell’autonomia scolastica con grave depauperamento dell’offerta formativa per i ragazzi, un comportamento passibile di responsabilità contabile- amministrativa per sviamento dei fondi dalla loro naturale destinazione».

I presidi evidenziano ancora che la nota firmata dai dirigenti Cappadonia e Calabrò, con cui è stata comunicata la riduzione dei contributi, sarebbe addirittura in contrasto con quanto previsto nel regolamento: «tale regolamento – spiegano – prevede la costituzione di un fondo (pur se oggetto di rideterminazione annuale compatibile con le disponibilità di bilancio), parametrato alle spese di gestione e di esercizio sostenute nell’anno solare precedente, mentre la nota testè richiamata limita ulteriormente il contributo per le utenze di luce, gas e telefono nella misura rispettivamente dell’ 80% per le prime due e del 70 % per l’ultima».

Come si evince dal documento, i presidi degli istituti scolastici provinciali sono sul piede di guerra e chiedono quindi al Commissario straordinario della Provincia regionale di Messina di revocare il regolamento approvato «avvertendolo che, in caso contrario, saranno costretti ad adire l’Autorità giudiziaria competente per ottenere l’annullamento dell’illegittimo provvedimento»

Avvisano inoltre Romano ed i suoi dirigenti che «non provvederanno a volturare alcuna utenza poiché tale comportamento configurerebbe danno erariale per l’istituzione scolastica» , facendo presente che «ove i Dirigenti competenti insistano nel portare a termine “la minaccia” di disdetta delle utenze di luce, telefono e gas, non potrà più essere garantito agli alunni delle istituzioni scolastiche provinciale, il diritto allo studio costituzionalmente previsto, con rischio di chiusura totale delle scuole».

Le Istituzioni scolastiche si dicono comunque a pronte a collaborare, « per giungere ad una soluzione concordata del regolamento», ma ribadiscono in maniera chiara ed inequivocabile che non intendono farsi carico «degli oneri che la legge pone inequivocabilmente a carico dell’ente locale di riferimento, nel caso di specie della Provincia Regionale di Messina né conseguentemente a provvedere alla volturazione delle utenze scolastiche». (DLT)

I firmatari:

Prof.ssa Amoroso Antonietta Dirigente scolastico dell’I.S. “FERRARI” di Barcellona;

Prof. Longo Santo Dirigente scolastico dell’ ITCGET “FERMI” di Barcellona;

Prof.ssa Calabrò Laura Dirigente Scolastico dell’I.T.T.L.S. “COPERNICO” di Barcellona;

Prof.ssa Basile Tommasa Dirigente scolastico dell’ I.S. “ISA CONTI ELLER VAINICHER” di

Lipari;

Prof.ssa Gammeri Annamaria Dirigente scolastico dell’I.S. “BISAZZA” di Messina;

Prof.ssa Prestipino Giuseppa Dirigente scolastico dell’I.S. “LA FARINA- BASILE” di Messina;

Prof.ssa Pintabona Giuseppa Dirigente scolastico dell’ I.S. “PICCOLO” di Capo d’Orlando;

Prof.ssa Crieleison Gaetana Dirigente scolastico dell’ I.S. “LA FARINA-BASILE” di Messina;

Prof.ssa Scavello Flavia Dirigente scolastico del Liceo Scientifico “ARCHIMEDE” di Messina;

Prof. Abbate Rosario Dirigente scolastico dell’ I.T.E. “JACI” di Messina;

Prof. La Tona Pietro Giovanni Dirigente scolastico dell’ I.S. “MINUTOLI” di Messina;

Prof.ssa Di Prima Simonetta Dirigente scolastico dell’ I.T.I. “VERONA TRENTO” di Messina,

Prof. Parisi Elio Dirigente scolastico dell’ I.M. “AINIS” di Messina;

Prof.ssa Schirò Maria Dirigente scolastico dell’ I.T.N. “DUILIO” di Messina;

Prof.ssa Nicosia Caterina Dirigente scolastico dell’I.S. “IMPALLOMENI” di Milazzo;

Prof.ssa Guidaldi Delfina Dirigente scolastico dell’I.S. “GUTTUSO” di Milazzo;

Prof.ssa Scolaro Stefana Dirigente scolastico dell’ I.T.E.T. “DA VINCI” di Milazzo;

Prof. Vadalà Stellario Dirigente scolastico dell’ I.T.T. “MAIORANA” di Milazzo;

Prof.ssa Guta Sauastita Dirigente scolastico dell’ I.S. “MANZONI” di Mistretta;

Prof.ssa Buta Francesca Dirigente Scolastico dell’ I.S. “BORGHESE-FARANDA” di Patti;

Prof.ssa Gullotti Scalisi Grazia Dirigente scolastico del Liceo Classico “V. EMANUELE” di Patti;

Prof.ssa Lipari Carmela Dirigente scolastico dell’ I.S. “TRIMARCHI” di S.Teresa di Riva;

Prof.ssa Emanuele Antonietta Dirigente scolastico dell’ ITCG “TOMASI DI LAMPEDUSA” di S.Agata di Militello;

Prof.ssa Simeone Venera Dirigente scolastico dell’ I.T.I. “TORRICELLI” di S.Agata di Militello;

Prof. Napoli Luigi Dirigente Scolastico dell’ I.S. “PUGLIATTI” di Taormina.

3 commenti

  1. I tagli sono inevitabili quando dalla Regione non arrivano più i soldi. Non erano tutti contenti della cancellazione delle Provincie? Ora i problemi sono conseguenziali.

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  2. Le province purtroppo non sono state abolite perchè sono piene, in maggioranza, di impiegati +++++++ assunti +++++++++++++++++, caro il mar è per questo che non ci sono più soldi.

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  3. quando sopprimevano le Provincie ..eravate tutti felici…ora tutti a protestare…

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