Il consigliere Alessandro Russo interroga il sindaco Federico Basile sul progetto da 10 milioni di euro
MESSINA – Il prossimo 28 dicembre sarà il settantesimo anniversario dal primo giorno di apertura e messa in funzione del Pilone di Capo Peloro, inaugurato proprio il 28 dicembre 1955.
In che condizioni è oggi? Il consigliere comunale del Pd Alessandro Russo lancia l’allarme: “Da tempo versa in condizioni di forte ammaloramento, sia nella parte strutturale in metallo che in quella di conglomerato cementizio posta alla base della struttura: circostanze, queste, che rischiano di compromettere seriamente la staticità del manufatto e la sua stessa possibilità di recupero”.
Il progetto “fantasma”
Russo ricorda che nel 2022 la Città Metropolitana di Messina attivò un percorso di finanziamento Pnrr attraverso l’elaborazione di un Piano Urbano Integrato (Pui). Le somme destinate ai Pui della città ammontano a circa 132 milioni di euro, risorse che avrebbero dovuto consentire, tra le altre opere, anche l’avvio dei lavori relativi alla riqualificazione dell’intera struttura del Pilone.
Nelle scorse settimane, il Comune ha approvato dei lavori da 110mila euro da destinare alla ristrutturazione della sola recinzione perimetrale. Questo perché la recinzione è “oggetto di atti vandalici e di deterioramento dovuto agli agenti atmosferici e necessita di un intervento di manutenzione straordinaria per ripristinarne le condizioni di sicurezza, funzionalità e decoro”.
Una spesa minima rispetto a quella inserita nel Piano triennale delle Opere Pubbliche, ben 10 milioni di euro da destinare a un “Museo dello Stretto”, con “struttura anulare vetrata intorno al Pilone, raggiungibile attraverso una rampa panoramica, che con opere e installazioni antiche e moderne raccoglierà al suo intento la secolare storia di questo luogo”. Ad oggi – sottolinea Russo – “non è stato avviato praticamente alcun atto propedeutico necessario alla progettazione e alla realizzazione di questo importante cantiere”.
Il Pnrr impone alle Amministrazioni di porre in essere i lavori relativi in tempi utili entro il 30 giugno del 2026, a pena di perdere i finanziamenti ottenuti, data impossibile da rispettare per questo progetto.
Le domande al sindaco
Da qui l’interrogazione di Russo per chiedere al sindaco Federico Basile:
- Quale sia lo stato di avanzamento della progettazione e della realizzazione dei lavori di messa in sicurezza, recupero e riqualificazione del Pilone di Capo Peloro, inserito nel più complessivo progetto del “Museo dello Stretto”, a pochi mesi dal termine ipotetico delle possibilità di spesa previste dal Pnrr, ossia il 30 giugno 2026.
- Se sia intenzione dell’Amministrazione procedere ancora alla riqualificazione dell’opera e alla sua funzionalizzazione a uso turistico, così come era previsto dal progetto Pui “Museo dello Stretto”.
- Quali misure intenda intraprendere per far sì che i finanziamenti di 10 milioni di euro previsti per l’intervento complessivo sul Pilone e sull’area circostanti non corrano il rischio di venire perduti.
- Se abbia intenzione di programmare delle attività commemorative aperte al pubblico in occasione del settantesimo anniversario dall’apertura del Pilone di Faro, per sottolineare l’importanza culturale e simbolica che la città intende tributare a tale importante manufatto.

Va rimosso. È ridicolo avere un traliccio su una spiaggia, a maggior ragione su quella spiaggia. Non ci servono i feticci, la nostra intelligenza non ne ha bisogno.