Il punto del Sias, il Servizio informativo agrometeorologico siciliano
Le piogge di marzo hanno ulteriormente accentuato la situazione di surplus di apporti pluviometrici sul settore ionico. A parte alcuni fenomeni di dissesto nel Messinese, l’abbondanza delle piogge nel primo trimestre dell’anno non ha causato troppi problemi grazie alla relativamente bassa intensità che ha caratterizzato la maggior parte dei fenomeni anche nel mese di marzo. In queste condizioni i suoli hanno potuto ulteriormente ridurre il deficit di lungo periodo che ancora caratterizza alcune zone.
Si legge in una nota del Sias, il Servizio informativo agrometeorologico siciliano.
Gli apporti invece modesti su gran parte del settore occidentale hanno mantenuto condizioni di deficit a medio-lungo termine in molte zone, senza ripercussioni immediate sulle colture invernali, ma con possibili conseguenze per la disponibilità irrigua, visto lo scarso accumulo di riserve idriche che caratterizza alcuni invasi.
Esaminando il dettaglio:
– l’indice Spi (indice standardizzato di precipitazione) a 3 mesi mostra un ulteriore aumento dei valori sul settore ionico, dove prevalgono sulle fasce costiere le aree in stato di umidità moderata (SPI compreso tra 1 e 1,5) o addirittura severa (SPI compreso tra 1,5 e 2); sul settore centro-occidentale non sono presenti situazioni di siccità significativa nonostante un lieve calo degli indici;
– l’indice SPI a 6 mesi non subisce variazioni importanti se non un ampliamento delle aree in stato di umidità moderata sulla fascia ionica, assai più circoscritte rispetto a quella dell’indice a 3 mesi; compare sul Palermitano orientale una circoscritta area in stato di siccità moderata (SPI compreso tra -1 e -1,5);
– questa stessa area del Palermitano occidentale in stato di siccità moderata si presenta lievemente più estesa nella mappa dell’indice SPI a 12 mesi, mentre sulla Sicilia orientale l’indice aumenta leggermente, quanto basta tuttavia per non riscontrare più siccità significativa a medio termine;
– l’indice SPI a 24 mesi ricalca la stessa distribuzione del mese precedente, tuttavia scompaiono le aree in stato di siccità severa (SPI compreso tra -1,5 e -2) della Sicilia orientale, dove restano aree piuttosto estese in stato di siccità moderata su Ragusano, Piana di Catania e settore Ovest etneo; tendono invece ad espandersi le aree in stato di siccità moderata e severa su Trapanese e Palermitano occidentale;
– l’indice SPI a 48 mesi registra invece variazione limitate degli indici che hanno una distribuzione complessa sul territorio regionale dove permangono aree significative in stato di siccità moderata e severa; lieve aumento degli indici sul settore orientale, lieve diminuzione sul settore occidentale.

Ma Messina fa parte della Sicilia orientale o occidentale? Il dubbio mi viene perchè già da 2 settimane l’AMAM qui a Gravitelli e non solo, ha ridotto la portata e anche le ore di erogazione a circa 3/4 ore al giorno, praticamente come l’anno scorso. L’incubo della scorsa estate si ripresenta. Poi ci si chede perchè Messina è una delle città meno vivibili d’Italia. E ricordiamoci che qui in città la siccità non è per tutti.
E hanno già iniziato a interrompere l’erogazione nei rubinetti addirittura alle 10.30 Vergogna.