Politica

Pnrr e governo Draghi, 11 milioni revocati per la manutenzione fiumi in Sicilia

11 milioni prima assegnati e poi svaniti. 11 milioni destinati all’Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia: L’obiettivo? La manutenzione dei fiumi. Per il Pnrr, Piano nazionale ripresa e resilienza, con finalità quali la riduzione del rischio alluvionale e il contrasto al dissesto idrogeologico, è avvenuto che la cifra fosse prima decisa sotto la competenza del Mite (ministero della Transizione ecologica), con il governo Draghi, e poi non confermata. Nel 2020 era nato un confronto sul tema proprio fra le varie Autorità di bacino del distretto idrografico e l’ex direzione generale Sicurezza del suolo e dell’acqua (Sua). Il tutto per la realizzazione “di misure strutturali e non strutturali di mitigazione dei rischi idrogeologici”. Successivamente, il 18 giugno, era stato comunicato dal ministero a queste Autorità l’ammontare delle risorse, “che si riteneva potessero essere disponibili”, per il finanziamento di nuovi interventi.

Insomma, sembrava fatta. il Pnrr risultava un elemento strategico per porre un argine ai rischi. Tuttavia, lo scorso 6 agosto, con un decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze, è saltato il finanziamento. Il progetto Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico, del ministero della Transizione ecologica, è stato destinato esclusivamente a interventi “in essere”, cioè in precedenza programmati per un importo complessivo di € 1.287.100,00. Questo è stato comunicato alle Autorità di bacino, in relazione alla manutenzione dei fiumi, dalla direzione generale del Mite nel febbraio 2022.

Quei fondi perduti e la necessità d’interventi strutturali

Una grave perdita sulla quale il segretario generale dell’Autorità siciliana, l’ingegnere Leonardo Santoro, preferisce non intervenire ( “no comment”). Di sicuro, quei soldi avrebbero fatto davvero comodo, date le necessità d’interventi strutturali per il territorio.