Nella Neuropsichiatria infantile a Messina. A renderlo noto il sindacato Usb che "denuncia la mancanza di sicurezza nei reparti ospedalieri"
MESSINA – Ancora un’aggressione negli ospedali. Questa volta “ai danni di un infermiere della Neuropsichiatria infantile. L’episodio è avvenuto al Policlinico G. Martino di Messina ieri. L’infermiere, che si trovava da solo a gestire 15 pazienti senza la presenza di un medico, perché reperibile, è stato aggredito verbalmente e fisicamente da un parente di una bambina ricoverata nel reparto. Sul posto sono dovute intervenire le forze dell’ordine chiamate dall’operatore. L’infermiere ha avuto bisogno di cure per ferite guaribili in tre giorni ma è distrutto anche psicologicamente e ha continui attacchi di panico”. A comunicarlo Rosa Lisitano, del coordinamento nazionale sanità Usb.
Continua la sindacalista: “Questo episodio è inaccettabile e rappresenta una grave violazione della sicurezza e del benessere dei lavoratori sanitari. Il sindacato chiede alle autorità ospedaliere di adottare tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza dei lavoratori sanitari nei reparti ospedalieri e di fornire supporto e protezione adeguati agli infermieri e agli altri operatori sanitari che lavorano in condizioni di rischio. Non è possibile rischiare la vita sul posto di lavoro , e non è accettabile in un reparto così a rischio lavorare da soli e senza medico. La sicurezza dei lavoratori sanitari è fondamentale per garantire la qualità dell’assistenza sanitaria e la salute dei pazienti”.
E ancora: “È inaccettabile che gli infermieri e gli altri operatori sanitari debbano lavorare in condizioni di rischio e senza la protezione adeguata. Chiediamo alle autorità ospedaliere di prendere misure immediate per garantire la sicurezza dei lavoratori sanitari”.

Con la parola “Sicurezza” si vuole tutelare il lavoratore direi giustamente..ma per un solo infermiere senza medico sempre per la “Sicurezza” c’è qualche responsabile da sanzionare perché ha creato la situazione in atto? Le persone vanno fuori di testa perché al bisogno d’aiuto ricevono il due di picche! Se ci fossero i medici e gli infermieri non credo che questi episodi si presenterebbero.
1 solo infermiere a gestire 15 pazienti e il medico REPERIBILE (a casa)
Cosa significa reperibile, che interviene solo in caso di guerra o terremoto?
Non sono sufficienti 15 pazienti e 1 solo povero cristo a gestire la situazione per fare intervenire il medico?
Stavolta Schifani non si è indignato come per la vicenda del famoso giornalista?
Ma se il ponte è più importante degli ospedali quali medici e infermieri possono esserci? Le pubbliche risorse servono a imbonire, non alla sanità.