Alluvione. Il mistero del milione sparito. L'interrogazione del parlamentare Berretta ottiene il sostegno della Borsellino

Alluvione. Il mistero del milione sparito. L’interrogazione del parlamentare Berretta ottiene il sostegno della Borsellino

Alluvione. Il mistero del milione sparito. L’interrogazione del parlamentare Berretta ottiene il sostegno della Borsellino

martedì 17 Novembre 2009 - 08:52

L'europarlamentare del Pd condivide la necessità di far luce sull'ammanco di quel milione di euro stanziato per Giampilieri con la finanziaria del 2006 nell'ambito dei fondi da destinare al dissesto idrogeologico in Sicilia. I cittadini intanto continunano a dire la loro...

L’interrogazione presentata ieri dal parlamentare nazionale del Pd Giuseppe Berretta (vedi articolo correlato in basso) al Presidente del Consiglio Berlusconi ,nella quale l’esponente del partito democratico denuncia la scomparsa di oltre un milione di euro destinati a Giampilieri con la finanziaria del 2006, scatena anche la reazione di Rita Borsellino, eletta al parlamento europeo.

Quest’ultima ha infatti definito la distrazione di tali fondi l’ennesimo “schiaffo alla dignità dei cittadini”, soprattutto dopo la notizia della bocciatura dell’emendamento di 100 milioni alla finanziaria, destinati alle zone alluvionate; ancora una volta quella della zona sud di Messina viene derubricata a tragedia di serie B. “Non bastano gli show o il Ponte sullo Stretto per risollevare un territorio ad altissimo rischio idro-geologico. Servono risorse e un controllo adeguato sull’utilizzo dei finanziamenti per la messa in sicurezza del territorio. Anche per evitare vicende paradossali, come quella della statale 113, chiusa da quattro anni a causa di una frana nel tratto all’altezza di Gioiosa Marea, lo stesso dove ieri è morto un uomo”.

Sulla questione alluvione continua a non mancare poi le riflessione di tanti messinesi che in queste ultime settimane, attraverso e-mail al nostro giornale o nello spazio commenti, hanno fornto diversi punti di vista sulla stessa vicenda dando pieno sfogo alla loro “rabbia”. Ultimo in ordine di tempo è quello del sig. Renato Crescenti che denuncia: “Nella giornata del 9 novembre, a poco più di un mese di distanza dall’alluvione, nella zona di Giampilieri si è verificata ancora una frana, venuta giù sempre dalla stessa montagna assassina che questa volta non ha fortunatamente provocato vittime.

“Mi chiedo – afferma però il sig. Crescenti – se si mai possibile che in una città che si definisce civile, o che si sforza di essere tale, non sia ancora stato effettuato anche un minimo di intervento in quella zona. Viene detto – continua – che è inutile far evacuare persone che abitano in case sicure, in quanto case non lesionate ma che senso hanno queste affermazioni, se tutt’intorno a questi paesi le montagne possono franare da un momento all’altro? Sicuramente le case o le zone oggi sicure domani non lo sarebbero più, perchè sottoposte alla minaccia di nuove frane, in zone diverse, con gravi ed ennesimi danni a persone e cose”. Una situazione resa ancora più complessa dall’inedia dei messinesi e ancora più dei loro amministratori, – afferma il sig. Crescenti – che continuano ad esporre le persone rimaste in quei villaggi ad un altissimo rischio. “Dobbiamo agire solo dopo disastri e vittime? – domanda il cittadino – Non si può e si deve sapere intervenire prima? Chi è privo di competenza politica o istituzionale o non è in grado palesemente di dirigere un Ente Pubblico, vada a casa, si dimetta o lo si faccia dimettere dall’Autorità Competente Centrale di Roma. Riteniamo che lo Stato debba tutelare i suoi cittadini, anche a livello locale, intervenendo ex abrupto sulle Autorità Locali quando come in tal caso dette autorità dimostrino una così evidente insipienza ed ignavia amministrativa, tale da mettere in pericolo i messinesi e la città di Messina”.

(foto Dino Sturiale)

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