Amministrative 2008, ancora schede lenzuolo? C'è chi spera nella riforma elettorale

Amministrative 2008, ancora schede lenzuolo? C’è chi spera nella riforma elettorale

Redazione

Amministrative 2008, ancora schede lenzuolo? C’è chi spera nella riforma elettorale

sabato 05 Gennaio 2008 - 13:02

Restifo (Verdi) torna sull'argomento. Rizzo (An) è d'accordo sullo sbarramento

E’ iniziato l’anno nuovo e con esso anche la campagna elettorale. Il primo partito a lanciare la sfida è l’Udc di Gianpiero D’Alia che ha già preannunciato di presentarsi ai nastri di partenza con due liste.

E già le liste…Proprio qualche settimana fa lo stesso deputato centrista aveva auspicato una reintroduzione della doppia scheda, una per il Sindaco e l’altra per i Consiglio comunale (così come per il Presidente della Provincia e per in Consiglio provinciale), per evitare che anche a Maggio prossimo, chi si presenterà alle urne, possa trovare davanti a se quella scheda lenzuolo già vista nel 2005.

A tornare sull’argomento il Verde Giuseppe Restifo, che spera in un intervento dei deputati regionali della Provincia di Messina, affinché si attivino per una modifica minimale della legge elettorale che reintroduca proprio la doppia scheda.

“Con il vecchio sistema si avrebbe veramente l’elezione diretta del sindaco o del Presidente della Provincia: oggi non è così- scrive in un comunicato il portavoce della Rete di ecologia. Di fatto oggi, quando l’elettore esprime una preferenza per un candidato di una lista, il suo voto va in automatico al Sindaco (o Presidente della Provincia) collegato alla lista. Si capisce bene quindi il proliferare delle liste: non importa se raggiungono o meno il risultato di eleggere un consigliere, importa a chi organizza le liste che quel voto vada al candidato Sindaco-.

Secondo Restifo, i deputati dell’Ars potrebbero -attaccare- a qualche legge-omnibus un articolo con cui, fermo restando tutto l’impianto della legge elettorale degli enti locali, si reintroduca la doppia scheda, ottenendo un buon effetto collaterale d’immagine con la scomparsa dell’80% delle liste.

Abbiamo ascoltato anche il parere dell’ex consigliere comunale Ciccio Rizzo, che condivide pienamente l’idea di Restifo. “Tutte queste liste sono quanto di peggio ci possa essere per la politica e per la democrazia in generale. Si frammenta il consenso e si penalizza chi fa politica per passione, da tempo, semplicemente per aiutare il parente di turno-.

Il rappresentante di An, nonostante proprio il suo partito sia uno di quelli che ha presentato negli ultimi anni più liste, non ha dubbi neanche sulla riforma: “Concordo anche con lo sbarramento per le amministrative. Sono certo che se si decidesse di fare una legge e la si facesse bene, anche la rappresentatività potrebbe essere ben tutelata-.

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