L’amministrazione comunale dice “sì” ad un progetto in favore dei rom presenti nel territorio comunale

L’amministrazione comunale dice “sì” ad un progetto in favore dei rom presenti nel territorio comunale

L’amministrazione comunale dice “sì” ad un progetto in favore dei rom presenti nel territorio comunale

mercoledì 15 Dicembre 2010 - 14:28

L’ipotesi progettuale prevede interventi innovativi di contrasto alla povertà, con un riferimento particolare alle “persone senza fissa dimora”

L’amministrazione comunale ha dato il via libera ad un progetto in favore dei rom presenti nel territorio comunale.

Nell’ambito del“Programma nazionale per il 2010 – Anno Europeo della lotta alla povertà all’esclusione sociale – Italia” del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la Giunta municipale ha esitato la proposta progettuale sperimentale predisposta dall’assessore alle Politiche per l’Integrazione Multietnica, Dario Caroniti, per un costo complessivo di 190 mila euro, per la realizzazione di interventi innovativi di contrasto alla povertà, con un riferimento particolare alle “persone senza fissa dimora”. L’area d’intervento prevista, in accordo con la definizione proposta dalle Nazioni Unite, è anche per tutti coloro che sono“in “irragionevoli condizioni abitative”.

La comunità Rom di Messina vive in queste condizioni abitative e i più “fortunati”, vivono in roulotte fatiscenti; tutti privi di servizi primari, igienici e sanitari decenti. L’obiettivo dell’Amministrazione è quello di fare riconoscere il diritto fondamentale delle persone in condizioni di povertà e di esclusione sociale di vivere dignitosamente e di far parte a pieno titolo della società in cui essi vivono, estendendo questo diritto soprattutto alla comunità Rom presente nel territorio comunale e alle persone che ne fanno parte, considerati da tutti “gli ultimi degli ultimi”. L’intervento prioritario mira ad offrire un livello migliore della loro “qualità della loro vita” rispetto al resto della popolazione. Ad oggi Messina è popolata da circa 250.000 abitanti e all’interno di essa, sono presenti diverse comunità di immigrati, tra cui appunto la comunità Rom, composta da 15 famiglie, per un totale di 70 elementi tra bambini, adulti e anziani, ed è presente nella città di Messina da oltre 25 anni e mai realmente integrata.

Il progetto nello specifico prevede la collocazione abitativa delle famiglie Rom in “nuove” abitazioni risistemate e adeguate, messe a disposizione dall’Amministrazione, attraverso l’autocostruzione, con il supporto dei tecnici comunali e l’assistenza di professionisti messi gratuitamente a disposizione dagli ordini degli Architetti, Ingegneri e dei Geometri. Contestualmente all’autocostruzione, si avvieranno delle attività di formazione ed avviamento al lavoro nel campo turistico, per le donne e per i ragazzi Rom non più in età di obbligo formativo, con l’ausilio dei vari istituti di formazione professionale presenti nel comune ed in particolare con l’Istituto di Istruzione Superiore “Antonello” di Messina, attraverso la stipula di uno specifico protocollo d’intesa. Grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Scienze Giuridiche, Storiche e Politiche dell’Università degli Studi di Messina, si potranno quantificare i risultati ottenuti, attraverso opportune metodologie statistiche, tali da inquadrare il fenomeno ed il suo contesto. Alla fine dei diciotto mesi, tutte le famiglie Rom si troveranno collocate in abitazioni decenti e fornite di tutti i servizi primari.

Si intraprenderanno tutte le azioni necessarie per favorire l’inserimento degli adulti in cooperative che affianchino gli addetti comunali nella pulizia di spiagge, parchi, piazze e aiuole, mentre chi avrà seguito un percorso formativo professionalizzante si cercherà di favorire una collocazione in azienda. Infine, per i più giovani e le donne, saranno intraprese iniziative volte a favorire la loro collocazione nel settore turistico, fornendo lavoro subordinato e/o autonomo. Questi risultati, da ottenersi nel campo del lavoro e nel campo abitativo consentiranno un inserimento sociale graduale e duraturo e un maggiore coinvolgimento e partecipazione nella vita del comune. L’Amministrazione utilizzerà questa proposta progettuale come “volano” per la risoluzione di altre emergenze che richiedano analogo o similare intervento.

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