Comincia con un intervento che interesserà l’area dinanzi il Sacrario di Cristo Re e con l’idea di realizzare un -Museo del Mare-, il lavoro a capo dell’assessorato alla manutenzione di Pippo Isgrò.
Per quanto riguarda lo slargo frequentatissimo dai croceristi, già da domani si procederà all’eliminazione delle mattonelle divelte, in attesa del successivo intervento di sistemazione, programmato dopo il 15 agosto, cioè dopo gli impegni manutentivi della Vara. Si punterà alla sistemazione di alberi di pino negli spazi limitrofi che saranno seguiti dall’agronomo Giovanni Chiofalo in coordinamento con l’assessore all’arredo urbano, Elvira Amata. Prevista anche la sistemazione della pavimentazione dei marciapiedi e il rinnovamento dell’impianto elettrico per illuminare il muro in pietra del Sacrario, con particolari effetti luminosi che metteranno in risalto anche le -chiome- degli alberi.
Punto e a capo, Museo del Mare. Nell’ottica delle “Politiche del Mare- più volte auspicate dal Sindaco Giuseppe Buzzanca e delegate allo stesso Isgrò, c’è anche l’idea di creare una struttura atta a recuperare, restaurare, conservare e valorizzare elementi preziosi della storia della tradizione e della cultura di Messina, legati alle acque dello Stretto. A tal proposito, l’assessore Isgrò, ha avviato contatti con i dipartimenti di Palazzo Zanca e con diversi Enti ed Istituzioni, tra cui l’Università, la Camera di commercio, l’Autorità Portuale, l’Ente Porto, l’Istituto Talassografico, l’Amministrazione provinciale e diverse associazioni culturali cittadine.
Dai primi incontri è emerso che l’iniziativa sta suscitando notevole interesse, in quanto appare proprio come un elemento mancante ad una città di mare e di tradizione marinaresca quale è Messina. Nei prossimi giorni sarà indetto un incontro con la stampa, attraverso il quale verrà lanciato un appello alla cittadinanza a sostenere, anche con l’apporto di informazioni, documenti e reperti, la realizzazione del Museo del mare che, oltre ad essere elemento importante per il recupero e la conservazione della memoria e della storia di una città colpita da terremoti e da bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, potrà diventare anche punto di interesse e di attrazione per i turisti.
