Nell'assestamento di bilancio non sono stati reinseriti i 1,2 milioni inizialmente previsti per l'Atm e poi “sottratti- a ottobre

E’ la solita storia del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Il vertice di lunedì scorso in prefettura sulla crisi dell’Atm ha avuto, infatti, un duplice risultato: a Palermo sono stati stanziati i 2,8 milioni di euro che consentiranno all’azienda di pagare gli stipendi fino a fine anno; a Palazzo Zanca, invece, non sono stati trovati i fondi che sarebbero serviti a reinserire, nella manovra di assestamento di bilancio, quei 1,2 milioni inizialmente previsti per l’Atm e che poi il Comune, ad ottobre, ha deciso di non corrispondere più.

Nel corso dell’incontro di lunedì il commissario straordinario Gaspare Sinatra aveva detto chiaro e tondo che le casse comunali sono al “collasso-, e che sarebbe stato molto difficile, se non impossibile, trovare la fonte dalla quale attingere per soccorrere l’Atm. E così puntualmente è stato. Nella manovra di assestamento di bilancio 2007 approvata giovedì scorso, infatti, Sinatra ha previsto risorse per le manifestazioni natalizie e di fine anno, per i debiti fuori bilancio, per i servizi sociali, per il centenario del terremoto e per coprire le perdite del teatro Vittorio Emanuele. Ma non per l’Atm, che così adesso si ritrova in condizioni di grande difficoltà per pagare le tredicesime, il che potrebbe portare a conseguenze importanti anche sul fronte sindacale.

«Mi fanno sorridere – dichiara il direttore generale dell’azienda Claudio Conte – le critiche che vengono mosse all’Atm, quando dal 1999, nonostante i costi siano notevolmente aumentati per l’azienda, i fondi di Comune e Regione sono rimasti sempre gli stessi, e sottolineo che per noi questi stanziamenti rappresentano la fonte primaria di ricavo. A questo si è aggiunto il fatto che quest’anno non arriveranno nemmeno quei fondi che il Comune a inizio anno aveva previsto per l’azienda, e che noi avevamo inserito nel bilancio preventivo. Ci sono stati tolti a ottobre, quasi a fine esercizio, e nell’assestamento di bilancio evidentemente sono state stabilite altre priorità». Conte ci spiega anche come la Regione non riconosca più il costo del tram, circa 800mila euro, «nonostante copra lo stesso percorso del vecchio “28-, che invece era riconosciuto, con costi che naturalmente sono diversi ma comunque importanti». Potrebbero esserci nuovi incontri la settimana prossima, visto che a questo punto la priorità, per l’Atm, dovrà essere reperire i fondi per le tredicesime. Impresa non facile, chissà che non venga chiamato in causa ancora una volta il prefetto.