Atm, le linee guida del buon senso. Adesso la trasformazione in Spa e gli stipendi

Atm, le linee guida del buon senso. Adesso la trasformazione in Spa e gli stipendi

Redazione

Atm, le linee guida del buon senso. Adesso la trasformazione in Spa e gli stipendi

martedì 15 Gennaio 2008 - 12:32

Providenti: «Condividiamo le direttive, aspetto una risposta per la Spa». Bernava (Cisl): «Sinatra ha avuto il coraggio che nessun sindaco ha mostrato negli ultimi anni»

Direttive all’insegna del buon senso. Sono state accolte con positività e hanno ricevuto ampio consenso le linee guida tracciate ieri dal commissario straordinario Gaspare Sinatra sul bilancio previsionale 2008 dell’Atm. Si parla di buon senso perché si chiede di intervenire su quelle che potremmo definire le ferite aperte dell’azienda trasporti, ovvero sul personale, sulla valorizzazione delle risorse esistenti (dai mezzi al Cavallotti passando per l’officina), sul necessario lavoro di individuazione di risorse, soprattutto a livello europeo, e in generale su una gestione più sana, meno votata agli sprechi e più orientata sulla ottimizzazione del lavoro e dei servizi.

Lo stesso presidente dell’Atm Franco Providenti appare soddisfatto: «Condivido le direttive di Sinatra – dichiara – così come le condivide l’intero Cda. D’altronde erano quelle che noi avevamo indicato nella riunione della settimana scorsa presentando il previsionale». Ma… c’è un ma. C’è l’ultima tappa di questo percorso di riavvicinamento tra il Comune e l’Atm: la trasformazione in Spa, senza la quale, lo si va ripetendo da settimane, la Regione non elargirà il sostanzioso contributo annuale da 11 milioni di euro. La transazione riguradante il passaggio degli immobili di via La Farina e del Cavallotti da Palazzo Zanca all’Atm, propedeutica all trasformazione in Spa, deve essere varata proprio da Sinatra. «Aspetto ancora una risposta – afferma Providenti – sono stati fatti piccoli e importanti passi come quello di ieri, ma non ancora quello definitivo».

Si è detto sorpreso, in maniera positiva, il segretario generale della Cisl Maurizio Bernava, la cui soddisfazione si riassume in due punti: «Le linee guida di Sinatra affrontano i veri problemi dell’Atm che hanno portato a questa autentica emorragia. Sono le stesse proposte che la Cisl avanza dal 2002, ai vari Cda e alle amministrazioni comunali corrispondenti. Avevamo già fatto una lotta sindacale per affidare all’Atm la gestione dei parcheggi, anche contro il rischio di infiltrazioni mafiose. La dice lunga che anche in quel caso l’atto decisivo fu sottoscritto da un commissario allora Sbordone. Va dato atto anche al prefetto Alecci di aver avuto un ruolo importante». L’altro motivo di soddisfazione, e di sorpresa positiva, deriva dal fatto che «il commissario ha avuto il coraggio di fare ciò che nessun sindaco negli ultimi anni ha fatto, abbandonando l’Atm alla deriva come si abbandona al macello una mucca senza più latte da spremere». Bernava elogia dunque l’operato di Sinatra, al quale «adesso chiediamo di ascoltare i lavoratori e i sindacati, organizzando quel tavolo che era stato concordato con il Prefetto. Non dimentichiamo, infatti, che lo stipendio di dicembre non è stato ancora pagato. Rilanciamo dunque la proposta di trovare risorse per dare sicurezza ai lavoratori per i prossimi mesi, riunendo al contempo in maniera concertata il tavolo per individuare quelle azioni di risanamento che aumentino la produttività, e mi costa dire questo, nel modo indicato anche da Sinatra». Secondo Bernava «il 2008 può essere l’anno della riduzione dei costi e del rilancio dell’azienda. C’è una cosa che manca nelle direttive: un piano di rimessa in esercizio dei mezzi inutilizzati, con la relativa definizione di tempi e risorse. Se Sinatra aprirà il confronto, noi ci presenteremo con proposte molto pratiche. A partire dall’istituzione di un commissario tecnico alla guida dell’azienda, risparmiando anche sui costi del Cda. Ho già parlato col prefetto, inoltre, perché ritengo fondamentale che nei poteri speciali e nella riorganizzazione della viabilità si inserisca un coordinamento sull’asse tram-autobus-parcheggi». Un’ultima battuta Bernava la riserva per la classe politica: «Il fatto che nessun sindaco ha attuato quanto proposto oggi da Sinatra – conclude – è il segnale che la politica messinese non ha voluto e non vuole investire sull’Atm».

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