Atm, lunedì lavoratori in corteo: si chiedono le dimissioni del Cda e l'impegno del prefetto. Cgil e Cisl: «Siamo preoccupati»

Atm, lunedì lavoratori in corteo: si chiedono le dimissioni del Cda e l’impegno del prefetto. Cgil e Cisl: «Siamo preoccupati»

Redazione

Atm, lunedì lavoratori in corteo: si chiedono le dimissioni del Cda e l’impegno del prefetto. Cgil e Cisl: «Siamo preoccupati»

sabato 19 Gennaio 2008 - 12:13

Sindacati ancora divisi sulla forma di protesta. L'assemblea permanente continua, niente mezzi pubblici per tutto il week-end.

Messina senza autobus e tram, quarto giorno. Continua la paralisi del trasporto pubblico, e continua anche la spaccatura tra i sindacati non tanto sulla posizione in merito alla vertenza Atm, ma sui metodi da perseguire per risolverla. Così mentre la Uil e gli autonomi Ugl, Cildi, Faisa Cisal, Cub, Sdl e Rsu continuano l’assemblea permanente, Cgil e Cisl spiegano perché non hanno avallato questo tipo di protesta in una conferenza stampa tenuta da Pino Foti e Franco Silipigni della Cgil e da Lillo Sturiale della Cisl.

«Siamo preoccupati – esordisce Foti – per la piega che sta prendendo la vertenza. Da anni chiediamo al Comune e alla politica di mettere mano a un piano di rilancio per aumentare i servizi, eliminare gli sprechi e garantire un futuro ai lavoratori, senza nessuna risposta. Era chiaro che in un momento di difficoltà come questo la situazione esplodesse. Da mesi ribadiamo che si debba dare un’accelerazione per la trasformazione in azienda in Spa, tanto che c’era un impegno con l’amministrazione Genovese. Il percorso si è bloccato, e poi con il commissario Sinatra è giunto il taglio del 15% che ha portato al nuovo bilancio da 10,8 milioni di euro. Il previsionale, come chiarito, permette soltanto il calcolo in dodicesimi, e ci si rende conto bene che ammontando gli stipendi a 1,1 milioni al netto mensili, più 700mila euro di contributi, è impossibile sia il pagamento delle mensilità per tutto l’anno che il mantenimento dei servizi. Se questi sono i numeri, la sorte dell’Atm è segnata. L’11 dicembre scorso il prefetto invitava tanto Sinatra quanto Providenti ad aprire un tavolo per stabilire un piano di rilancio. Anche in questo caso, nulla si è mosso». Foti torna anche sulla divisione sindacale manifestatasi martedì scorso, quando «come forma di protesta avevamo scelto un presidio al Comune, chiedendo di essere ricevuti da Sinatra. Non abbiamo fatto nessuna obiezione alla presenza delle altre sigle sindacali, nonostante sarebbe stato buon senso togliere il blocco in azienda. Ventiquattrore dopo abbiamo siglato un verbale, nel quale si da certezza del pagamento degli stipendi. A quel punto abbiamo chiesto alle altre organizzazioni sindacali di trasformare la protesta in occupazione delle stanze di Sinatra, perché adesso il problema è recuperare la solidarietà della città. Invece si sta solo generando confusione, la protesta si trascina, e in tutto questo siamo disgustati dal silenzio della politica, di chi ha attinto a piene mani dall’azienda. Siamo preoccupati che questa situazione possa agevolare il fallimento dell’azienda e la conseguente svendita ai privati dei suoi servizi. Il verbale della riunione con Sinatra – conclude – non è un punto di arrivo ma di partenza».

Sulla stessa lunghezza d’onda Sturiale della Cisl: «Sono convinto che il sindacato debba essere coeso, perché non c’è differenziazione di obiettivi, ma sul come ottenerli. Il rischio dell’interruzione di pubblico servizio è concreto, c’è una legge, la 146 del ’90, che non possiamo ignorare. Abbiamo scelto la via più impopolare, quella del dialogo con il Comune. Al tempo stesso chiediamo di aprire un tavolo con il prefetto, e che Sinatra abbia il coraggio di chiedere il commissariamento dell’Atm, perché in queste condizioni è impensabile che ci sia ancora un Consiglio d’amministrazione. Da marzo al Comune giace un contratto di servizio, è da lì che Sinatra deve ripartire, rendendosi conto delle esigenze della cittadinanza e del costo del personale. La cosa fondamentale, adesso, è creare armonia tra i lavoratori». Silipigni, anch’egli della Cgil, va oltre e aggiunge alcuni dettagli: «Da quattro anni paghiamo 3 milioni di euro per la manutenzione del Tram, servizi che potevano essere assorbiti dall’azienda. Stesso discorso per l’attivazione degli scambi a Gazzi, che costa 500 euro al mese. Non è logico pagare 20mila euro ogni due settimane per riempire i serbatoi del Tram di sabbia. Mi aspettavo che chi in questi giorni ha alle spalle 700 lavoratori facesse queste denunce. Ci sarebbero, inoltre, 16 milioni fuori bilancio al Comune di disavanzo degli anni passati, sui quali si dovrebbe fare chiarezza. A questo punto – conclude Silipigni – Sinatra chiuda l’Atm e se ne assuma la responsabilità».

Intanto al deposito di via La Farina continua la protesta dei lavoratori. Silvio Lasagni, segretario aggiunto della Uil trasporti, chiarisce: «Siamo in assemblea permanente come un mese fa lo erano anche Cgil e Cisl. Ci dispiace che adesso al loro posizione sia diversa. Chiediamo scusa e siamo solidali con la città, ma se non assumiamo soluzioni drastiche, non si ottiene nulla. Abbiamo chiesto al Consiglio d’amministrazione che in segno di solidarietà presenti le dimissioni, perché non ha più ragione di esistere». Lasagni indica anche un buon esempio da seguire: «A Reggio Calabria con un atto di volontà dell’amministrazione locale il trasporto pubblico è diventato il fiore all’occhiello. Voglio chiarire anche che questa protesta non ha bandiera, è una protesta dei lavoratori e non ci sono blocchi, segno che qui siamo tutti uniti». Come uscire da questa situazione? Lunedì potrebbe essere il giorno giusto: ci sarà un corteo che partirà da Provinciale per arrivare in Prefettura. «Se otterremo un impegno del prefetto – afferma Lasagni – per noi l’assemblea permanente finisce lì». E in caso di dimissioni di Providenti e del Cda? «Potremmo solo dire “non è mai troppo tardi-».

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007