Atm, Providenti lancia l'allarme: nel 2008 decurtati alcuni servizi. Azienda a rischio liquidazione

Atm, Providenti lancia l’allarme: nel 2008 decurtati alcuni servizi. Azienda a rischio liquidazione

Redazione

Atm, Providenti lancia l’allarme: nel 2008 decurtati alcuni servizi. Azienda a rischio liquidazione

sabato 15 Dicembre 2007 - 12:44

Col commissario Sinatra si è ormai al muro contro muro. La prossima settimana saranno pagati stipendi e tredicesime

Di solito si dice: iniziamo dalla buona notizia o dalla cattiva? Nel caso della conferenza stampa tenuta oggi dal Cda dell’Atm, sarebbe meglio dire che si è iniziato con l’unica buona, ovvero la conferma del pagamento degli stipendi di novembre e delle tredicesime, per poi proseguire con una serie di brutte notizie, a partire dalla decurtazione di alcuni servizi per il 2008.

Andiamo con ordine. Martedì prossimo tutti i dipendenti dell’Atm riceveranno le mensilità di novembre, mentre giovedì sarà la volta delle tredicesime. Questo nonostante dal Comune sia arrivato un milione in meno di quanto previsto a inizio anno e dalla Regione arriveranno 1,2 milioni in meno dei 2,8 totali a causa del pignoramento da parte del fornitore di carburante, la ditta Strano. Pignoramento contro il quale l’Azienda Trasporti si è già opposta e per il quale il 3 gennaio avrà un’udienza in tribunale. Decisivi il recupero di tutti i crediti dell’Atm presso Enti pubblici e privati, l’ottenimento dal tesoriere Bnl di un temporaneo parziale aumento della scopertura (per la quale sono stati assunti impegni onerosi) e l’intervento del prefetto Francesco Alecci, determinante per i 583mila euro che il Comune ha versato nelle scorse settimane.

Le buone notizie, come dicevamo, sono finite. Come annunciato ieri, per il 2008 l’Atm dovrà fare a meno del 15 per cento dei contributi comunali, decurtazione decisa dal commissario Sinatra per tutte le partecipate. 10 milioni di euro, dunque, tre in meno rispetto a quanto previsto nel 2007, due in meno di quanto effettivamente erogato. Una bella mazzata giunta nel momento più delicato della vita dell’azienda, che porterà a pesanti conseguenze per il 2008. Providenti, infatti, chiarisce che per far fronte alla riduzione degli introiti, saranno decurtati alcuni servizi: sarà totalmente eliminato lo straordinario per autisti e officine, saranno dunque ridotti il numero delle corse e delle linee, comprese le corse del tram, non saranno stabilizzati i contrattisti né passeranno a tempo pieno gli ausiliari del traffico. Providenti spiega anche che dovrà essere il commissario ad indicare quali linee dovranno essere ridotte, fermo restando che l’Atm presenterà delle proposte. Insomma, siamo al muro contro muro tra l’azienda e il Comune, e a pagare saranno ancora una volta i cittadini, che non potranno usufruire, tra gli altri, di tutti i servizi straordinari, come le navette del cimitero e per i bambini.

Altro segno dello scontro totale, ormai, tra Sinatra e i vertici dell’Atm, il passaggio a Spa. Il commissario l’ha inserito tra le priorità, ma Providenti oggi è stato chiaro: stando così le cose, se l’Atm diventa Spa, due giorni dopo andrà in liquidazione. Per ovviare a questo, come più volte ripetuto, il Cda aveva elaborato e parzialmente messo in esecuzione un progetto con la decaduta giunta Genovese che avrebbe portato al trasferimento di due immobili all’Atm, per costruire il capitale e il patrimonio della futura Spa (circa 16 milioni di euro). Ricordiamo anche che senza passaggio a Spa, l’Atm perderà i contributi regionali 2008 da 11,4 milioni di euro, senza contare che da anni non viene riconosciuto, e dunque retribuito, dalla stessa Regione il percorso del tram, circa 800.000 euro che vengono a mancare alla casse dell’azienda. Ci chiediamo perché i nostri deputati regionali, dal 1999, non abbiamo mai pensato di intervenire in merito, visto che al contrario vengono regolarmente riconosciuti i percorsi delle funivie di Taormina e di Erice, giusto per fare due esempi. Si dice che nella prossima Finanziaria, grazie all’intervento di alcuni parlamentari, qualcosa potrà cambiare. Sta di fatto che l’allarme è stato lanciato, e stando alle premesse, il 2008 non sembra proprio che partirà con i presupposti migliori.

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