Ato3: una partita a scacchi tutta politica. E i dipendenti di Messinambiente restano senza stipendio

Ato3: una partita a scacchi tutta politica. E i dipendenti di Messinambiente restano senza stipendio

Redazione

Ato3: una partita a scacchi tutta politica. E i dipendenti di Messinambiente restano senza stipendio

lunedì 17 Marzo 2008 - 17:25

Oggi il Tar ha sospeso il provvedimento con cui Sinatra mandava a casa Barresi e gli altri amministratori. Decisivo un ricorso di Alessandro Silvestro, figlio di Gioacchino, leader storico dei Ds

C’è molta politica nella partita a scacchi che si sta giocando sul tavolo dell’Ato3. E dopo quello che sembrava lo scacco matto decisivo di Sinatra, ovvero la determina con cui revocava le nomine dei vertici della società partecipata presieduta da Franco Barresi, arriva la risposta sotto forma di una sospensiva del Tar. La quale, sostanzialmente, ripone in un cassetto il provvedimento del commissario, blocca la nomina di Enrico Spicuzza come presidente e di Claudio Como come consigliere dell’Ato3, e riporta sul trono Barresi, il vero trionfatore, per il momento, di questa vicenda. Perché nel frattempo, infatti, anche il tentativo del consigliere di matrice di centrodestra, Carmelo Romeo, di anticipare di una settimana l’assemblea dei soci decisiva per la revoca delle nomine è stata bocciata dal Collegio sindacale, che ha rimandato al mittente la convocazione dimostrandone l’illegittimità.

Si può definire tranquillamente un colpo di scena, in ogni caso, la decisione del Tar, la quale trae origine, è bene dirlo, da un ricorso che anch’esso sa molto di “politichese-. A presentarlo, infatti, è stato Alessandro Silvestro, figlio di quel Gioacchino Silvestro che insieme ad Angela Bottari è stato per anni uno dei leader storici dei Ds messinesi. Un ricorso basato sulla mancanza di “evidenza pubblica- delle nomine di Spicuzza e Como, e che in questo momento, dunque, blocca tutto. Le prossime scadenze importanti per gli assetti futuri dell’Ato3 sono, a questo punto, quelle della prossima settimana. Prima ci sarà l’assemblea dei soci, convocata da Barresi per il 25 marzo in prima convocazione e il 26 in seconda. Poi il 27, probabilmente, sarà il giorno della discussione di merito proprio sul ricorso di Silvestro.

In tutto questo balletto a pagare, come sempre, potrebbe essere la città. Come sostiene Enzo Testa della Cisl «tra i due litiganti il terzo soffre». I dipendenti di Messinambiente, infatti, che subiscono direttamente le conseguenze di questa guerra di carte bollate tra Palazzo Zanca e gli attuali vertici dell’Ato3 (che dichiarano un credito nei confronti del Comune di oltre 12 milioni di euro), continuano a non percepire lo stipendio e la minaccia di una città nuovamente inondata dai rifiuti si fa sempre più concreta. Oggi Sinatra, tra l’altro, ha ribadito ai sindacati di aver già autorizzato l’Ato3 a chiedere anticipazioni alle banche facendo ricorso al credito, e che dunque sarebbe l’Ato3 stessa a non ottemperare a questi compiti, tanto da aver reiterato l’invito con una nuova lettera inviata proprio stamani. Insomma, un pasticcio continuo. «Siamo molto preoccupati – afferma Testa – anche perché ai lavoratori di queste beghe non interessa nulla». In attesa di ulteriori sviluppi, lo stato d’agitazione continua, con la formula già avviata oggi: ad ogni inizio turno i lavoratori si riuniranno per due ore in assemblea.

In tutto questo non si arrende Carmelo Santalco, che continua a chiedere chiarezza sulle ventisei assunzioni che tanto hanno fatto discutere un anno fa portando al caso “Parentopoli-, e dopo la Corte dei Conti presenta un esposto alla Procura, ottenendo nel frattempo dal commissario Sinatra una “promessa-: quanto prima verrà soddisfatta la sua lettera aperta in cui il segretario cittadino dell’Udc chiedeva di rendere pubblica la situazione finanziaria del Comune. A quanto pare ci sarebbero problemi a sapere con certezza l’ammontare delle anticipazioni di tesoreria, e di conseguenza anche nel redigere il bilancio preventivo. Proprio oggi Sinatra ha sollecitato i dirigenti alla predisposizione degli atti per l’approvazione dello schema del bilancio di previsione 2008.

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