Atti vandalici nelle scuole, un grido d'allarme arriva dal consigliere Libero Gioveni

Atti vandalici nelle scuole, un grido d’allarme arriva dal consigliere Libero Gioveni

Redazione

Atti vandalici nelle scuole, un grido d’allarme arriva dal consigliere Libero Gioveni

lunedì 03 Dicembre 2007 - 10:54

“Vandalismo nelle scuole, una consolidata “routine- che quasi mai viene denunciata-.

Comincia così lo sfogo del consigliere della III Circoscrizione, Libero Gioveni, il quale, dopo l’allarmante episodio verificatosi nella scuola media “Albino Luciani- di Fondo Fucile, denuncia il fatto che “gli atti vandalici nelle scuole stanno prendendo sempre più piede, anche se non sempre le infami azioni di siffatti balordi vengono rese pubbliche! Vuoi perché prevale spesso tanta sfiducia verso le istituzioni, vuoi perché subentrano in qualche modo sentimenti di rassegnazione, vuoi perché gli addetti ai lavori preferiscono spesso il silenzio per il timore di ritorsioni.

Giusto per non andare troppo lontano dal plesso dell’-Albino Luciani-, per esempio, anche la scuola “Nicholas Green- di Valle Degli Angeli diventa spesso preda di atti vandalici, anche se, fortunatamente, finora ha avuto la peggio solo la parte esterna della struttura.

Basta andare a vedere, infatti, i vetri di tutte le porte e le finestre esterne al plesso, ridotti totalmente in frantumi, per rendersi conto dell’inciviltà e del feroce accanimento che accompagnano i gesti di alcuni scalmanati. Essi colpiscono, ovviamente, nelle ore serali, nonostante l’area della scuola sia ben recintata, riuscendo ad accedervi direttamente da una collina confinante con la stessa scuola, col risultato che insegnanti, genitori e personale non docente hanno imparato ormai a convivere (fra vetri rotti e deplorevoli scritte sui muri) col lento degrado che sta via-via logorando quella che fino a qualche anno fa era senz’altro una delle scuole più moderne e funzionali della città!

E si potrebbe ancora continuare con esempi anche passati di altre scuole (vedi la “Giorgio La Pira- di Camaro), ma….invertendo i fattori, il prodotto non cambia!

E’ evidente, quindi, che occorre intervenire in modo radicale, attraverso un piano di prevenzione dove tutti i soggetti attori possano fare la propria parte:

· il Dipartimento Edilizia Scolastica, provvedendo ad installare nelle scuole considerate più a rischio dei sistemi di video-sorveglianza richieste in passato da più parti e, se necessario, anche delle grate alle finestre;

· le forze dell’ordine, garantendo, oltre dei servizi di vigilanza e repressione più incisivi, anche degli interventi mirati in tema di formazione ed informazione, attraverso dei seminari o corsi da svolgere all’interno delle classi;

· gli insegnanti, cercando di individuare e segnalare fra gli alunni più “vivaci- i soggetti che potenzialmente potrebbero arrecare danni nei vari contesti scolastici;

· le parrocchie e i centri sociali, impegnando i ragazzi in attività pastorali, sociali, culturali e di oratorio in modo da distoglierli da altre…-distrazioni-.

Insomma, un attento “lavoro di rete- che riesca a coinvolgere, attraverso incontri periodici, anche le famiglie, ritenute spesso determinanti (a seconda dei casi) dell”inclusione o esclusione sociale dei propri ragazzi!-

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