Bando emergenza abitativa. Per Carreri e Bonafede uno strumento nelle mani di “personaggi senza scrupoli”

Bando emergenza abitativa. Per Carreri e Bonafede uno strumento nelle mani di “personaggi senza scrupoli”

Bando emergenza abitativa. Per Carreri e Bonafede uno strumento nelle mani di “personaggi senza scrupoli”

martedì 24 Febbraio 2009 - 08:58

Questa la tesi sostenuta dal consigliere di Risorgimento Messinese e dal rappresentante della III circ. che accusano alcuni colleghi di servirsi del bando per alimentare l'insofferenza dei cittadini contro l'amministrazione

Fare chiarezza affinché il bando emergenze abitative non si trasformi in un’arma a doppio taglio da puntare contro l’amministrazione. Questa la richiesta che il consigliere comunale Nino Carreri (Risorgimento Messinese) e della terza circoscrizione Sebastiano Bonafede rivolgono a quanti, nonostante sia giunta la scadenza per la presentazione della domanda di partecipazione al bando, fissata per domani, continuano ad incitare i cittadini ad avanzare richiesta per l’ ottenimento di un alloggio, senza però mettere effettivamente a conoscenza le famiglie interessate delle concrete possibilità di “successo” .

Carreri e Bonafede, che riconoscono «il gran lavoro svolto dell’assessorato competente, grazie anche alle ripetute informazioni fornite all’opinione pubblica attraverso la stampa e i media» puntano il dito contro molti “colleghi”, sia tra i quartieri che all’interno dello stesso consiglio, che “approfittando” della non piena conoscenza dei criteri da parte di coloro che vorrebbero finalmente ottenere un alloggio, stanno contribuendo a farsì che «la confusione regni sovrana. Questa folle corsa – affermano Carreri e Bonafede – non trova giustificazione alcuna e ancora una volta evidenzia come il problema abitativo a Messina serve solo agli speculatori capaci di creare aspettative che, puntualmente disattese, mettono i cittadini contro l’amministrazione».

Sulla base dei rigidi requisiti richiesti dal bando che, ribadiscono i consiglieri «“premierà” non coloro che abitano in baracca o casetta ma chi abbia perso un alloggio o si trovino nell’imminenza di perderlo a causa di calamità naturale, provvedimento di sfratto non dovuto a morosità, obbligo di liberare l’alloggio di servizio, ordinanza di sgombero per tutela della salute pubblica», decine e decine di domande verranno rifiutate. E saranno quegli “stessi personaggi senza scrupoli”, così come li definiscono i due rappresentanti, a «“fomentare” i cittadini contro un’amministrazione che a loro dire ha disilluso le attese di tante persone».

Secondo Carreri e Bonafede è dunque necessario che l’amministrazione e l’assessorato competente si facciano nuovamente carico di ricordare i criteri necessari per la presentazione della domanda, e da noi sopra elencati, al fine di evitare nuova e sterili “speculazioni” da parte di chi, a detta dei consiglieri, sembra remare contro gli interessi della città.

(foto Dino Sturiale)

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