Beppe Grillo a Messina attacca politici e mondo dell'informazione

Beppe Grillo a Messina attacca politici e mondo dell’informazione

Redazione

Beppe Grillo a Messina attacca politici e mondo dell’informazione

domenica 30 Marzo 2008 - 18:55

Sulla nostra città: -Torno dopo tre anni e siete ancora commissariati-. Poi incita i suoi: -Avanti con Sonia Alfano-

Beppe Grillo arriva a Messina osannato come un vero candidato premier, ma il suo palco è molto più piccolo di quelli faraonici dei grossi partiti e la sua faccia la spende a favore della candidata alla regione siciliana Sonia Alfano. Dopo la tappe di Caltanisetta e Palermo ieri, oggi il passaggio a Piazza Cairoli, mentre in serata si recherà a Catania per terminare il suo tour siciliano.

Un Grillo come al solito frizzante, ironico, colorito e molto arrabbiato, che non ha solo lanciato i consueti “missili- rivolti ai potenti e ai politici italiani, ma ha dato spettacolo, gettando acqua sui presenti e perfino sputandola su uno dei suoi maggiori “obiettivi- di giornata, i giornalisti.

A fare da contorno tanti “grillini-, dello Stretto, ma anche di altre province, per una cornice di pubblico numerosa.

“Prima di arrivare dicevo ad un mio collaboratore, che tre anni fa, l’ultima volta che ho visitato Messina, era commissariata. Complimenti, ho scoperto che lo è ancora –ha esordito il comico genovese. A Palermo invece il Comune è chiuso, perché i rappresentanti votati dai cittadini, hanno abbandonato l’incarico per puntare ad una poltrona più prestigiosa. Voi questa operazione come la chiamate?-.

Da qui, il passo alle elezioni è stato molto breve. Una tornata elettorale falsata secondo Grillo, nella quale se vincerà Veltroni (soprannominato “topo gigio-) o Berlusconi (“testa d’asfalto-) sarà uguale, con la certezza, messa anche per iscritto, che dopo un anno saranno costretti a fermarsi.

“Ma io vi dico con grande orgoglio, con il mio patriottismo, che fino a qualche mese fa non sapevo neanche di avere, che io non andrò a votare, perché sono delle elezioni anticostituzionali. Non vi dico di fare lo stesso, ma vi ricordo che dovevamo votare per un referendum e l’hanno spostato dopo aprile volontariamente: come mettersi il preservativo dopo aver fatto l’amore-.

Detto ciò, il mirino si sposta sui rappresentanti più importanti del panorama politico: “Sono tante ‘puttane di regime’ che cambiano continuamente casacca. Ci sono personaggi che si presentano per la quinta volta e che prendono 25000 euro al mese. E Pensate che ancora una volta sarà candidata la moglie di Fassino, qualcuno di voi l’ha mai vista? Senza dimenticare Cuffaro, Dell’Utri e derivati… E’ pieno anche di simboli che in qualche modo si avvicinano al mio nome, ma che mai ho conosciuto. Queste elezioni sono un uovo di pasqua dove dentro la sorpresa è gia nota, tanti ‘stronzettini’ morti-.

Poi si va avanti, passando a Mastella: “Già mi manca, con tutto il repertorio che avevo preparato, che me ne faccio ora che non conta più niente?-. Curiosità invece per Di Pietro: “ Uno dei pochi che secondo me ha gli attributi. Se dovesse vincere il Pd, per le capacità e le conoscenze che ha dovrebbe fare il ministro della giustizia. Ma se così non fosse cosa farebbe?-.

Ma non manca di incitare e invitare la gente a votare Sonia Alfano presidente per la Sicilia, “una madre di famiglia e una donna comune-. “Noi presentiamo giovani nella lista, ragazzi impegnati, avvocati, professionisti, gente che gli farà un mazzo così. Voi pensate che uno a 72 anni può pensare a lavorare per un futuro che non vedrà mai? No, pensa solo all’avvenire di suo figlio o del parente di turno, dimenticandosi dei veri problemi-.

Passaggio successivo dedicato al ponte, “otto miliardi di euro da finanziare, dimenticando totalmente il debito pubblico del nostro Paese. Pensate che perfino i giapponesi hanno detto in giapponese, ma che min*** state facendo? Un progetto che non ci appartiene, per il quale le finanziarie saranno tutte straniere. Ma poi per cosa? Per unirvi con la Calabria, che voi i calabresi neanche li potete vedere. Corridoio 5? Ma se la natura ci ha messo tanti anni per separare le due regioni-.

Ma oggi la voce agguerrita del “Grillo nazionale- si è scagliata forte soprattutto sul mondo dell’informazione italiana, definita “da terzo mondo-. “Una categoria in cui i direttori di tg e giornali sono ‘camerieri a 90°’, schiavi dei grossi gruppi di potere. Almeno c’è chi come Fede è lecchino e non lo nasconde, ma il problema sono quelli come Mentana che si credono equi e poi fanno dire tante e tante corbellerie a personalità come Veronesi. Quelli che veramente lavorano sono costretti a girare con la scorta o a essere continuamente minacciati, Abbate, Saviano, Travaglio. Le cose che non sappiamo sono le uniche vere-.

Per questo il 25 aprile, data in cui si svolgerà la seconda edizione del V-Day in 400 piazze italiane, saranno proposti tre referendum: “Uno per l’abolizione dei finanziamenti statali ai partiti e ai giornali. Chi fa bene un giornale vende, chi non lo sa fare chiude; è la legge di mercato. Il secondo sarà per l’abolizione dell’ordine dei giornalisti, nato all’epoca di Mussolini. Le cose sono cambiate ed internet permette a chiunque di scrivere senza la necessità di una commissione che valuti l’adeguatezza o meno. Il terzo per l’abolizione delle legge Gasparri, caso evidente di conflitto di interessi-.

Ma Grillo ovviamente saluta Messina e i suoi ragazzi tornando a parlare di politica e gridando a gran voce: “Ci vogliano imbavagliare, hanno paura ma noi reagiremo. Non attraverso le molotov o le risse come vorrebbero, ma attraverso internet, unico spazio al mondo che non può essere censurato o veicolato-.

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