Il caos Ato3 si trasforma in farsa: tre convocazioni per l'assemblea dei soci

Il caos Ato3 si trasforma in farsa: tre convocazioni per l’assemblea dei soci

Redazione

Il caos Ato3 si trasforma in farsa: tre convocazioni per l’assemblea dei soci

martedì 01 Aprile 2008 - 14:17

La prima da parte del presidente Barresi, la seconda del consigliere nominato dalla Provincia Romeo, la terza del Collegio sindacale che applica alla lettera quanto previsto dallo Statuto sociale

Quando si svolgerà l’assemblea dei soci che ridarà all’Ato3 un consiglio d’amministrazione? Facile, direbbe chiunque, basta sapere per quale data è stata convocata. Vero, ma a Messina le cose facili non ci piacciono, anzi, proviamo uno strano gusto nel complicarle il più possibile. Tanto da ritrovarsi con tre convocazioni emanate da tre soggetti diversi in tre date diverse.

Ma andiamo con ordine. Giovedì scorso l’attuale presidente Franco Barresi, in carica proprio fino alla prossima assemblea nonostante si sia dimesso e sia stato -revocato- dal commissario del Comune Gaspare Sinatra, fissava la data del 7 aprile per la prima convocazione e del 8 in seconda. Tutto questo la mattina dopo il pasticcio della precedente assemblea, che il commissario Sinatra e i rappresentanti della Provincia e del Collegio sindacale avevano tenuto il mercoledì pomeriggio nell’atrio della sede dell’Ato3 perché avevano trovato tutti gli uffici chiusi a chiave. In quell’assemblea era stata approvata la revoca delle nomine di Barresi stesso e dell’altro componente del Comune, Eduardo Omero, i quali si erano dimessi quasi in contemporanea, dopo che nella stessa mattinata Sinatra aveva stilato le nuove linee guida per la designazione di rappresentanti del Comune nelle società collegate.

Insomma, un caos mica male, al quale però mancava evidentemente qualcosa. Non potendo accettare che fosse Barresi a convocare l’assemblea dei soci, ecco che l’unico consigliere non -revocato- ne dimmissionario, ovvero Carmelo Romeo, rappresentante della Provincia, provvedeva a fissare una nuova data: sabato 5 aprile in prima convocazione, lunedì 7 in seconda, inserendo nell’ordine del giorno ulteriori punti tra i quali azioni di responsabilità e revoca di componenti del Collegio sindacale. Ma non finisce qui. Due convocazioni per un’unica assemblea? Non è possibile. Così ne è giunta una terza, indetta stavolta proprio dal Collegio sindacale, che ha applicato alla lettera l’articolo 22 dello Statuto sociale, secondo il quale essendo venuta a mancare la maggioranza del Cda, viene a cadere l’intero Cda stesso, e dunque anche Romeo che non aveva il diritto di convocare l’assemblea. Diritto che passa, dunque, al Collegio stesso, che ha fissato a quel punto un’ulteriore data: giovedì 3 aprile alle 12 in prima convocazione, 4 aprile in seconda.

Sarà questa l’assemblea definitiva? Forse sì, in attesa comunque che il 24 aprile il Tar discuta dei ricorsi presentati per Ato3 e Amam. In tutto questo qualcuno si lascia sfuggire anche una battuta: con l’assemblea convocata alle 12, non si correrà il rischio di trovare le porte chiuse, perché è orario d’ufficio. Sembra un dettaglio, ma in questo contesto purtroppo non lo è.

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