Il “caso” Piano Strategico, duro il Pd: è una sfiducia nei confronti dell’amministrazione Buzzanca

Il “caso” Piano Strategico, duro il Pd: è una sfiducia nei confronti dell’amministrazione Buzzanca

Il “caso” Piano Strategico, duro il Pd: è una sfiducia nei confronti dell’amministrazione Buzzanca

lunedì 18 Aprile 2011 - 23:27

Il coordinatore dei consiglieri dell’opposizione Calabrò: Scoglio ha dimostrato la propria impotenza, le vere motivazioni di quanto successo sono da ricercare nella lotta interna al Pdl

Quanto successo ieri in consiglio comunale, con il riitro da parte dell’assesessore Gianfranco Scoglio della delibera sul Piano Strategico (vedi articolo correlato), non poteva non avere strascichi politici. Ad affondare il dito in una piaga già abbastanza ampia è il coordinatore dei consiglieri comunali del Pd, Felice Calabrò. Il quale sottolinea che ieri «si è consumato, ancora una volta, l’ennesimo strappo tra l’inadeguata Amministrazione che governa (in realtà che tenta, con molta approssimazione, di governare), da quasi tre anni, la città di Messina e la pseudo-maggioranza del consiglio comunale che dovrebbe sostenerla. Il fatto di per sè non costituirebbe una notizia, essendo, invero, ormai una costante di questa sindacatura l’assenza totale di dialogo tra i consiglieri comunali di maggioranza (cartello elettorale) e l’amministrazione, ma la rilevanza dell’argomento in discussione, in occasione del quale si è conclamata la tacita sfiducia dei consiglieri di maggioranza nei confronti dell’assessore di turno, impone un’attenta ed accurata riflessione». Calabrò ricorda che «nel corso della seduta all’ordine del giorno vi era la delibera di approvazione del Piano Strategico “Messina 2020”, etichettata dall’assessore proponente Scoglio come “la madre di tutte le delibere”, necessaria a garantire lo sviluppo della nostra città e fondamentale per il futuro della stessa. La maggioranza, quindi, allorquando vi era, sempre a dar credito al proponente, da garantire il futuro della città, invece di esitare la delibera, ha continuato a tergiversare adducendo varie giustificazioni, per nascondere, invero, le reali motivazioni tutte connesse alla lotta interna al Pdl. In forza di tale situazione, l’assessore Scoglio ha pensato bene, al fine di evitare una sicura bocciatura, di ritirare la detta delibera dimostrando la propria (e ovviamente quella dell’intera amministrazione) impotenza e, nel contempo, certificando innanzi alla città la sfiducia di cui gode l’esecutivo in Consiglio».

«Le regole della politica, in questi casi – osserva il coordinatore dei consiglieri del Pd – imporrebbero una presa d’atto alla quale dovrebbero far seguito solo ed esclusivamente le dimissioni degli sfiduciati. Considerato, però, che conosciamo bene le tradizioni e gli esempi da cui prendono le mosse gli attuali governanti, restiamo in trepidante attesa di assistere alla prossima puntata, con la preoccupazione e la certezza che tale situazione procurerà ulteriori danni all’intera cittadinanza messinese, costretta a rispondere di tale manifesta inconsistenza».

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