Il centrodestra: tra equilibri precari e possibili nuove intese

Il centrodestra: tra equilibri precari e possibili nuove intese

Redazione

Il centrodestra: tra equilibri precari e possibili nuove intese

martedì 18 Novembre 2008 - 11:21

Il senatore D'Alia avrebbe immaginato un'alleanza più stretta con l'Mpa con la creazione di un “intergruppo- al Comune. Il Pdl sembra aver solo rimandato l'analisi delle “grane- interne al partito

Il confronto della scorsa settimana tra il sindaco Buzzanca e il Pdl non ha sortito l’effetto sperato di riportare equilibrio nel partito numericamente più importante del centrodestra, il Popolo della Libertà appunto. Il timore per il possibile dissesto finanziario al quale sarebbe vicino il Comune ha, involontariamente o pretestualmente, spostato l’attenzione su vicende ben più delicate dei battibecchi tra i consiglieri che compongono il consiglio. Attenzione però. La bomba non è stata disinnescata e potrebbe scoppiare da un momento all’altro.

Sembrerebbero non essersi spenti infatti i focolai dell’attacco “frontale- di Nello Pergolizzi nei confronti del presidente del consiglio Pippo Previti (Mpa). Pergolizzi che per l’atteggiamento tenuto è stato a sua volta “sfiduciato- da una parte dei componenti del Pdl stesso, che hanno invitato l’ex An alle dimissioni da vicecapogruppo. Dietro queste prese di posizione ci sono probabilmente malumori mai sopiti che risalgono al fase pre-elettorale. I rapporti non idilliaci tra Giuseppe Buzzanca e Carmelo Briguglio o il famoso “passo in avanti- che fece allontanare per qualche giorno dallo schieramento che risultò poi vincente la corrente autonomista che fa riferimento a Carmelo Lo Monte. Cicatrici mai sanate che evidentemente lasciano ancora buchi aperti come quello della nomina dei componenti per i Cda delle partecipate. Uno nodo che potrebbe risultare davvero cruciale e che il primo cittadino non ha ancora sciolto.

Il disagio però viene avvertito in consiglio anche dalle altre forze della maggioranza, ad esempio dall’Udc, che irritata dai dissidi interni ha invitato apertamente il Pdl a pulire i propri panni sporchi fuori dall’aula per non influenzare continuamente l’andamento dei lavori. Probabile che nei prossimi giorni proprio il sindaco, come ha fatto con i “suoi- consiglieri la scorsa settimana, chiederà a tutte le forze di agire con senso di responsabilità in virtù di un passaggio cruciale per le casse e per la salute dell’Ente, ma soprattutto per l’amministrazione. Un appello che potrebbe essere accolto solo se non dovessero riproporsi i consueti scricchioli in Consiglio.

Molto può dipendere ovviamente anche dagli imput provenienti dai leaders di riferimento, e su questo piano la secca presa di posizione di D’Alia sul “caso Scoglio– appare significativa (Buzzanca non ha accolto la proposta di dimissioni al momento).

E ancora in tal senso qualcosa di nuovo e per certi versi sorprendente sembra poter nascere a breve proprio a palazzo Zanca. Da un’idea sembra del senatore Gianpiero D’Alia infatti, si starebbe lavorando su di un “intergruppo- con l’Mpa. Nel progetto che ricordiamo starebbe solo muovendo i primi passi, non sarebbero state coinvolte attualmente la corrente che fa riferimento all’onorevole Pippo Naro da una parte e quella legata al deputato regionale Cateno De Luca dall’altra. Dunque un accordo che sembrerebbe diretto, anche se ancora non ufficiale, tra l’ex sottosegretario agli Interni centrista e il commissario cittadino autonomista Lo Monte, alla faccia delle beghe di qualche tempo fa. Un’ipotesi che potrebbe far sorgere qualche spaccatura in seno ai due partiti, soprattutto nell’Udc, con Naro e “discepoli- che difficilmente accetterebbe un evenutale accordo sotto questa forma.

Tra i “D’Aliani- e gli autonomisti intanto possibile che l’intesa venga trovata o che tutto si perda nella più classica bolla di sapone, sta di certo che un fronte comune potrebbe mettere in seria difficoltà il Pdl, soprattutto in sede di votazione e deliberazione.

Un esperimento che potrebbe essere riproposto anche alla Provincia, dove la situazione non è che sia molto diversa. Ricevuto è atteso venerdì da una prova importante alla sua prima apparizione in consiglio. Nelle ultime settimane la Gioventù della Liberta (i giovani ex An con in testa il capogruppo Galluzzo) e l’Mpa hanno abbandonato in alcune sedute l’aula facendo cadere il numero legale e bloccando i lavori. Ufficialmente per motivazioni diverse, ma con molta probabilità con l’eguale obiettivo di ricercare spazi e incarichi ancora non assegnati. E alla finestra c’è l’opposizione che come abbiamo visto accusa il presidente non solo di non avere ancora presentato il programma e la sua giunta a più di quattro mesi dall’insediamento, ma anche di avere una maggioranza “bulgara- in consiglio nei numeri, ma forse molto meno nella sostanza.

Il tutto in un contesto più ampio che è anche di carattere regionale. E un caso eclatante e da tenere in stretta considerazione è quello avvenuto al comune di Palermo, dove il sindaco Diego Cammarata di matrice Pdl ha escluso dalla giunta Giulio Cusumano e Roberto Palma, i due assessori dell’Mpa. Gli autonomisti in consiglio comunale si erano astenuti al momento della votazione del rendiconto lo scorso martedì, facendo, secondo il primo cittadino, venir meno il rapporto di fiducia. Dopo una riunione tra gli esponenti autonomisti del capoluogo e Raffaele Lombardo è stato deciso che il gruppo sarà sia maggioranza che opposizione, in base all’argomento in discussione. Il capogruppo a Sala delle Lapidi Mimmo Russo ha dichiarato; «non ci interessa affatto rientrare nell´esecutivo». Toccherà ancora al Presidente della Regione mediare per rimettere in piedi la baracca?

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