L'ultimo episodio: l'Udc abbandona i lavori del consiglio per le troppe assenze del Pdl. E insieme all'Mpa sottoscrive un documento in cui si parla di «incertezze» dell'amministrazione e «grandi difficoltà». Domani confronto interno al Pdl richiesto dal gruppo Germanà

Gli accenni di crisi politica, a Palazzo Zanca, non si contano più. E’ ormai evidente che la maggioranza è letteralmente lacerata al suo interno, con l’Udc in chiara posizione di dissenso rispetto a molti aspetti della linea seguita dall’amministrazione Buzzanca. La vicenda dell’emendamento in Senato (proposto da D’Alia e bocciato dalla maggioranza di Governo) è stato l’apice, con il seguente scontro -romano- tra lo stesso Gianpiero D’Alia e Domenico Nania. L’episodio odierno, invece, non è altro che l’ulteriore specchio di questa situazione: una normale seduta di consiglio comunale dedicata ai debiti fuori bilancio diventa terreno di polemiche di ovvio stampo politico. I capigruppo dell’Udc, Cilento e Rizzo, indispettiti dalle troppe assenze del Pdl, decidono di abbandonare l’aula insieme a tutti i consiglieri del partito. Inevitabile, poco dopo, la caduta del numero legale, la seconda in due giorni.

Circoscrivere ognuno di questi fatti a semplici episodi isolati è riduttivo e significherebbe nascondere il sole con la rete. La realtà dei fatti è che la maggioranza scricchiola ogni giorno di più, nonostante ai piani alti di Palazzo Zanca la vicenda non sembra indurre a cambi di rotta. Un cambio di rotta lo chiedono, e con forza, alcuni capigruppo del centrodestra stesso, in particolare di Udc e Mpa, che con un documento invitano la deputazione nazionale e regionale e vertici dei partiti della coalizione a procedere ad una verifica di maggioranza più volte invocata nei mesi scorsi. Nel documento ci si domanda qual è «il senso della politica» che guida questa maggioranza, e si mettono su carta tutta una serie di problemi. «Non può sfuggire – si legge – che aleggia, o forse ha già preso corpo, una grande incertezza sulla strada che questa amministrazione dovrà seguire. Infatti una crisi d’identità possiede e pervade la gran parte delle azioni politiche espresse da questa maggioranza in tutte le sue componenti, ed in particolare dal gruppo di maggioranza relativa» (il Pdl). L’invito è a riflettere «insieme per darsi risposte».

Varie le problematiche in campo: «Consiglieri che minacciano l’autosospensione dai gruppi di appartenenza perché non rappresentati opportunamente in giunta, colleghi totalmente demotivati di fronte a scelte amministrative dell’esecutivo, discutibili e precarie, assessori non solerti in un rapporto costruttivo e collaborativo con il consiglio comunale, componenti di giunta che spiazzano la stessa amministrazione e l’aula con atteggiamenti da solisti, incurant delle benché minime indicazioni politiche e dei rappresentanti istituzionali eletti di Palazzo Zanca, sono solo l’iceberg della grande difficoltà con cui si è costretti a lavorare oggi nell’istituzione». Ai vertici politici viene dunque chiesto di convocare urgentemente i partiti di maggioranza, «per verificare la compattezza dell’amministrazione comunale messinese e della sua maggioranza in Consiglio». Quale sarà la risposta? E soprattutto, sarà univoca? Vedremo. Intanto domani mattina i consiglieri del Pdl, su richiesta del gruppo Germanà (Burrascano e Spicuzza), si riunirà per discutere dell’attuale momento politico del centrodestra. Un -momento- che dura da circa un anno e mezzo.