Dopo la battaglia a suon di comunicati di ieri, oggi a dire la loro sono Salvatore Ticonosco (Rialzati Messina) e Pippo Ansaldo (Udc con D'Alia), entrambi a sostegno di Capurro

Da una parte il capogruppo del Pdl, Pippo Capurro. Dall’altra i sei consiglieri che, due giorni fa, si sono astenuti dall’emendamento (proposto da Capurro e altri consiglieri) che indicava il sindaco come destinatario ideale dei poteri speciali, ovvero Antonio Fazio, Giuseppe Melazzo, Nello Pergolizzi, Giuseppe Chiarella, Sebastiano Tamà e Antonino Spicuzza, appoggiati da Antonio Restuccia dell’Mpa. In mezzo, però, ci sono altri trentotto consiglieri comunali (in realtà qualcosina meno, perché le assenze sono sempre tante) che in un modo o nell’altro hanno preso parte a quello che il vicepresidente del consiglio Trischitta ha definito «il più importante atto politico di questa legislatura».

Qual è la loro posizione, all’indomani della “guerra- di comunicati tra i sei astenuti, tutti più o meno duri nei confronti di Capurro e della mancanza di dialogo all’interno del centrodestra, e lo stesso capogruppo del Pdl, che ha invece puntato il dito contro le “imboscate- di “oppositori ombra-? Oggi a parlare sono “gli altri-, ovvero due dei consiglieri che, insieme a Capurro (ma anche Tamà, che poi si è ricreduto, parlando di «errore»), avevano proposto, firmato e concordato con il sindaco Giuseppe Buzzanca il famigerato emendamento.

Uno di questi è Salvatore Ticonosco, capogruppo di “Rialzati Messina – Buzzanca sindaco-, che prima di ogni cosa ci tiene «ad esprimere pubblicamente parole di elogio nei confronti di S.E. il Signor Prefetto di Messina, uomo di grande spessore e figura Istituzionale di primo piano, che ha dimostrato grande professionalità e competenza per il lavoro egregio finora svolto, pur in un momento di grande criticità e difficoltà per il nostro territorio. Tuttavia, per quanto riguarda le dichiarazioni rilasciate dai colleghi consiglieri Pergolizzi, Melazzo e Fazio nei confronti del collega Capurro, ritengo che queste siano state forse un po’ affrettate e discutibili sul piano formale».

«Il capogruppo Pdl, lo scrivente e parecchi altri consiglieri facenti parte dell’alleanza di centrodestra – chiarisce Ticonosco – hanno votato un emendamento a tutela e a garanzia dell’immagine della politica e di quella del sindaco Giuseppe Buzzanca. Bisogna tenere presente che la città di Messina esce da un lungo periodo di commissariamento e, pur riconoscendo i grandi meriti di S.E. il Signor Prefetto, con la sottoscrizione e relativo voto favorevole all’emendamento presentato, si volevano consegnare i poteri speciali alla politica e al sindaco che, essendo stato legittimamente scelto dagli elettori, la rappresenta a pieno titolo».

«Questa la motivazione che ci fa ritenere giusto il conferimento dei poteri speciali al sindaco della nostra città. Nell’esprimere dunque piena solidarietà al collega Capurro – conclude – che, a mio avviso, ha ben operato, invito cordialmente i colleghi ad un chiarimento che ponga fine alla polemica».

L’altro consigliere che vuol dire la sua, manifestando il suo pieno appoggio a Capurro, è Pippo Ansaldo del gruppo “Il Centro D’Alia-. «L’emendamento – afferma – rispondeva ad una esigenza illustrataci direttamente dal sindaco, che noi stessi avevamo provveduto a contattare telefonicamente. Poi i tempi ristretti non ci hanno consentito di organizzare una riunione con i gruppi, ma non è questo il punto. Il problema è che ci sono consiglieri, come il collega Pergolizzi, che dal primo giorno fanno solo opposizione, mentre il nostro gruppo, l’Udc con D’Alia, nonostante le polemiche che ci sono state nei giorni passati, è stata in aula a votare insieme alla coalizione e per il sindaco che la rappresenta».