Cisl: Bernava prima attacca, poi chiede di voltare pagina

Cisl: Bernava prima attacca, poi chiede di voltare pagina

Redazione

Cisl: Bernava prima attacca, poi chiede di voltare pagina

giovedì 31 Gennaio 2008 - 11:49

Stamattina conferenza sulla degenerazione dei rapporti tra i sindacati. Il segretario cittadino chiede che si ritorni all'unità.

Conferenza stampa stamattina alla Cisl per discutere sulla degenerazione dei rapporti sindacali unitari. Il primo ad intervenire è stato il segretario generale Maurizio Bernava (nella foto), che ha voluto aprire la strada al dialogo con gli altri sindacati, pur non risparmiando alcune -frecciatine- alla Cgil.

-Noi non vogliamo inasprire i toni, ma è evidente che i rapporti confederali sono in crisi e bisogna constatare che tutto parte sempre da sanità e servizi sociali. Io nonostante gli attacchi personali ho cercato sempre di contenermi, ma ora non è più possibile stare in silenzio. Non ce l’ho tanto con chi mi ha minacciato perchè capisco anche il particolare momento dei lavoratori, ma con chi istiga. Quando un corteo con a capo il segretario generale della Camera del Lavoro passa sotto la tua sede e ti insulta, capisci di essere arrivato al limite. Per me è arrivato il momento di mettere un punto e chiedo alla Cgil di fare altrettanto-.

E’ ovvio dunque che il destinatario principale dell’incontro di stamattina è proprio la Confederazione Generale Italiana del Lavoro. -La Cgil non è il sindacato, è un sindacato – ribadisce Bernava. La Cisl ha grande senso di responsabilità e lo ha dimostrato in questi mesi. Chiederemo a loro di cambiare atteggiamento e di chiuderla con le prevaricazioni e i personalismi. In attesa della ridefinizione dei rapporti tutti i rappresentanti delle varie categorie del mio sindacato hanno bloccato i rapporti con quelli della Ggil. Ma per il bene di tutti c’è bisogno di unità-.

Dopo le staffilate però si passa alla distensione: -La Cisl rappresenta dei lavoratori e per il loro bene siamo pronti già da domani a ricomporre un quadro unitario, per puntare alla stabilizzazione dei precari. Chiediamo solo una controrisposta in tal senso, per la storia e la cultura che la Cgil ha al suo interno. Il nemico non è nè Bernava, nè la Cisl-.

Infine le elezioni, verso le quali Bernava nutre parecchie èreoccupazioni: -Questo ‘bingo’ elettorale potrebbe degenerare con il rischio che gli interessi politici influenzino delle scelte. Spero che nessuno segua la scia della peggiore politica che cattura dei consensi ma che eticamente…

Fino al ritorno alle urne però cerchiamo di non perdere l’unico rapporto buono che abbiamo in questo momento, quello con il Prefetto Alecci. Lasciamo da parte i protagonismi e si utilizzino le capacità per vincere le vertenze non per affossarle-.

Successivamente ha voluto dire la sua anche il segretario regionale Paolo Mezzio, che ha ribadito sostanzialmente gli stessi concetti, sottolineando che -i nemici sono quelli che determinano la precarietà non i compagni di viaggio-.

-L’imbararimento dei rapporti non fa altro che portare alla semplificazione dei rapporti – ha continuato Mezzio. Eppure casi come quello dei precari del Policlinico, sono troppo seri per lasciarsi andare a scontri tra sindacati. Speriamo di potere sedere presto nuovamente tutti insieme e partire ad esempio dalla vertenza Università, dimenticando anche il passato e puntando sulle ragioni che ci uniscono. Bisogna riportare le questioni nel loro ambito, il richiamo al buon senso è necessario. Se vedremo un cambio di atteggiamento bene, altrimenti anche noi ci adegueremo-.

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