Cittadella fieristica, emblema dell’ignavia delle istituzioni messinesi

Cittadella fieristica, emblema dell’ignavia delle istituzioni messinesi

Cittadella fieristica, emblema dell’ignavia delle istituzioni messinesi

venerdì 17 Aprile 2009 - 08:23

A quando la realizzazione di un terminal crocieristico degno di tale nome?

Ma cosa si aspetta per aprire ai Messinesi la Cittadella fieristica, magari in sinergia con un serio programma di rilancio dell’attività dell’Ente Fiera?

E’ passato quasi un anno da quando un convegno, organizzato da Rotary e Lions, dimostrò che MSC Crociere, la più grande Compagnia di navigazione italiane, era disponibile a investire per la realizzazione di un terminal crocieristico alla Cittadella fieristica.

Uno studio del Dipartimento per lo Sviluppo economico della Presidenza del Consiglio indicava in una sessantina i posti di lavoro che sarebbero potuti nascere in quella splendida area.

L’apertura di quegli spazi ai cittadini messinesi e ai croceristi avrebbe consentito l’avvio di attività commerciali significative e di sostegno alle produzioni locali.

Non solo bar all’aperto, ristoranti e spazi museali, ma anche negozi di prodotti tipici di artigianato, gastronomia, souvenir.

Con la possibilità di far conoscere nel mondo la grande varietà e qualità delle produzioni di latticini, salumi, conserve, olii, vini e dolci siciliani.

Era un progetto concreto, di facile e rapida attuazione e non richiedeva irraggiungibili – e immeritati – capitali pubblici.

E’ passato quasi un anno da quel convegno e non abbiamo notizia di alcun passo avanti.

Quel progetto è stato preso in considerazione e poi accantonato?

Ci sono programmi alternativi che non siano campati in aria, con l’ennesima richiesta accattona di fondi regionali, nazionali o europei che non arriveranno mai?

Il neo-commissario dell’Ente Fiera ha qualche idea in proposito?

E Comune e Provincia, al di là dell’aria fritta delle dichiarazioni di principio, cosa si propongono in concreto?

In questo 2009 arriverà poco più della metà delle navi dello scorso anno. I passeggeri sbarcheranno ancora in quell’angusto e triste spicchio di banchina – che non ha nulla di un terminal crocieristico degno di tale nome -, per poi vagare per la città, contorcendosi tra le auto parcheggiate sui marciapiedi alla ricerca di strisce pedonali cancellate.

E, invece di arrivare sulla terrazza di Montalto per ammirare il panorama “più bello del mondo”, in cima alla scalinata dell’ex Dermoceltico svolteranno a destra – manca persino uno straccio di segnale che indica la giusta direzione – per finire alla antica “salita dei pecorai”, che non è certo l’angolo più accogliente della città.

Non ne possiamo più di parlarci addosso, ripetendo quanto è bella la nostra città per poi verificare nei fatti il suo inarrestabile degrado.

Certo, conosciamo i problemi che l’Autorità portuale deve risolvere prima di aprire al pubblico la Cittadella: la messa in sicurezza di edifici e alberi; la manutenzione ordinaria; chi pagherà le utenze; la sorveglianza, diurna e notturna; tutti temi da non trascurare, ma esiste un progetto a medio-lungo termine, condiviso tra A.P., Comune e Provincia?

E se la risposta è si, qual è?

O ognuno tira per la sua strada, preferendo tirare a campare in attesa degli eventi?

In attesa di constatare, tra qualche anno, che non arriva più nemmeno una nave.

Così da potersi piangere addosso, accusando Catania, Palermo o Napoli di averci “rubato le navi da crociera, correndo ogni settimana a Palermo e ogni mese a Roma a piatire improbabili elemosine.

Così da poter continuare poi a vivere alla giornata,

Tanto, lo stipendio arriva a ogni fine mese.

Le Compagnie fanno scalo dove trovano servizi migliori. Che hanno contribuito a realizzare e gestire; così da guadagnare qualcosa anche sui “servizi a terra”.

E’ una legge economica senza deroghe.

Non c’è bisogno di approdare in città per ammirare il panorama: basta guardarlo in navigazione mentre si attraversa lo Stretto.

Crediamo che i Messinesi abbiano il diritto di sapere cosa fanno le istituzioni preposte a gestire questa parte della città così importante per un primo, timido risveglio economico.

Aspettiamo cortesi e puntuali risposte.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007