Consiglio comunale, seduta di fuoco. Irrompe la vertenza Atm

Consiglio comunale, seduta di fuoco. Irrompe la vertenza Atm

Redazione

Consiglio comunale, seduta di fuoco. Irrompe la vertenza Atm

martedì 23 Settembre 2008 - 20:59

Momenti di tensione all'uscita dal -palazzo- del sindaco Buzzanca. In aula intanto, nuovo rinvio per lo statuto del nuovo Consorzio Ato 6

Comincia con il consueto ritardo la seduta pomeridiana del consiglio comunale fissata per oggi alle ore 18:30. Ma che tira un’aria pesante lo si capisce quando sugli -spalti- compaiono i lavoratori dell’Atm.

Tra i sette punti previsti all’ordine del giorno però, nessuno riguarda l’Azienda Trasporti. Prende la parola il consigliere del Pdl Salvatore Ticonosco, primo firmatario di un proposta per attribuire un riconoscimento ai due funzionari in borghese che hanno sventato una rapina in Via Manzoni. Non fa in tempo però a concludere l’intervento che dall’alto cominciano a piovere chiari segnali di disapprovazione. -Abbiate un pò di rispetto- replica Ticonosco, forse dimenticando che quella gente non prende lo stipendio da due mesi e non riesce ad immaginare un futuro in una partecipata che vive ormai in crisi perenne.

Per i dipendenti dell’Atm la loro vertenza non può non essere l’argomento del giorno e così il presidente Pippo Previti è costretto a sospendere la seduta. Passano diversi minuti, quando all’orizzonte spunta l’assessore Melino Capone, che incontra alcuni rappresentanti dei sindacati autonomi presenti a palazzo Zanca. Prova a convincerli ad aspettare ancora qualche giorno: -E’ stata convocata per domani una seduta straordinaria della prima commissione per l’ok al bilancio consuntivo. In tal senso mi hanno assicurato che non ci saranno problemi, passerà e lunedì prossimo, superati i cinque giorni necessari per la convocazione, si terrà una seduta del consiglio comunale, altrettanto straordinaria, per l’approvazione del bilancio. Da martedì prossimo saremo in grado di coprire una parte del debito-. Debito del Comune nei confronti dell’Atm che ammonta a sei milioni, dei quali dovrebbero essere versati subito due per pagare gli stipendi. -Il quindici ottobre invece ne arriveranno altri tre dalla regione-, continua Capone. Ma per i dipendenti della municipalizzata non basta, -vogliono la testa- del direttore generale dell’Atm Claudio Conte, vogliono l’azzeramento di una dirigenza che ha collezionato quindici anni di sconfitte. Decisi a non mollare si spostano davanti all’ufficio del sindaco, ma il primo cittadino tentenna e non riceve una loro delegazione. Intanto la tensione aumenta e raggiunge l’apice quando Buzzanca esce scortato per raggiungere l’auto. Una serie di insulti vengono rivolti al primo cittadino, che prima sorvola ignorando i presenti, poi replica in maniera abbastanza colorita quando viene menzionata la madre, prima di fermarsi a parlare, calmato dai suoi collaboratori e dall’assessore Miloro che cerca di mediare. -Stiamo lavorando, stiamo facendo il possibile. Per ora pensiamo agli stipendi, non è la dirigenza il problema più urgente in questo momento – sostiene il sindaco. Assumere oggi un nuovo Direttore Generale significherebbere aumentare ancora di più i costi. Conte ha un contratto triennale in scadenza, sono certo che non verrà rinnovato-. La fiammella pian piano si spegne, ma lo stato di agitazione rimane ed è molto probabile che domani possa tornare a divampare.

In tutto questo i lavori in aula consiliare erano ripresi intorno alle 20:45, sospesa la proposta dei parcheggi rosa di Ticonosco, si passa al punto più importante della seduta, quello che riguarda la delibera sullo statuto del nuovo consorzio Ato 6. Dei trenta presenti intanto, qualcuno aveva lasciato il municipio. Capurro (Pdl) chiede subito il rinvio della discussione dell’atto, in quanto il quadro è mutato ed è necessaria un più approfondita analisi del testo. -C’è una necessità della maggioranza per quanto riguarda i tempi, visto che la proroga obbliga ad approvare il documento in oggetto prima del 30 ottobre. La Regione sotto la spinta dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) ha chiesto che venga seguito un certo percorso e fino alla scorsa settimana alcuni non sapevano nemmeno cosa fosse l’Anci-, chiude Capurro.

La sala tace, l’opposizione stenta, poi prende la parola il capogruppo della lista -Genovese Sindaco- Felice Calabrò: -Trenta giorni fa avevamo già chiesto il rinvio e oggi siamo ancora qui. Dovremmo capire se l’Ato 6 con Messina capofila della nuova realtà possa dal punto di vista economico e politico portare benefici-.

Intanto dagli scranni laterali una voce aggiunge un elemento, ignorato dalla maggior parte dei consiglieri; la voce è quella del -veterano- Ciccio Curcio e la notizia è che c’è un disegno di legge pronto a Roma che sposterebbe la competenza degli Ato alle province. Ma non se ne discuete, si va alla votazione, 18 i favorevoli, 10 gli astenuti. Si rimanda anche questa volta…

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