Il consiglio riapre i battenti, il centrosinistra abbandona l'aula

Il consiglio riapre i battenti, il centrosinistra abbandona l’aula

Redazione

Il consiglio riapre i battenti, il centrosinistra abbandona l’aula

martedì 16 Settembre 2008 - 19:41

La prima seduta post-estiva caratterizzata da beghe politiche, chiacchiere e dal solito nulla di fatto. Tutto aggiornato a oggi

Dev’esserci qualcosa nell’aria, all’interno dell’aula consiliare di Palazzo Zanca. Non si spiegherebbe altrimenti questa strana tendenza dei consiglieri comunali di predicare bene nei corridoi del palazzo e di razzolare male, malissimo seduti dietro agli scranni del civico consesso. Il quale ha riaperto i battenti ieri pomeriggio, concludendosi dopo nemmeno due ore di seduta con il consueto nulla di fatto. Gettone di presenza, saluti e baci, tutti a casa a vedere l’Inter. Ma è così, ci chiediamo, che i politici eletti dal popolo intendono risolvere le tante, troppe emergenze alle quali assistono loro stessi in prima fila ogni giorno?

La seduta, convocata per le 18.30, inizia con un ritardo -accettabile- di circa mezz’ora, ma viene interrotta subito da una richiesta di sospensione del capogruppo del Pdl Pippo Capurro, che avverte l’esigenza di convocare una riunione dei capigruppo. Un atto che provoca la reazione stizzita di Paolo David, il primo del Pd ad abbandonare l’aula (come vedremo, non sarà l’ultimo). La pausa di dieci minuti si prolunga fino a doppiarsi. A quanto pare nella saletta commissioni si -regolano- i conti per un inghippo accaduto in mattinata, quando il Pdl aveva chiesto il rinvio dell’XI commissione a causa di una riunione di partito, provocando reazioni avverse nel centrosinistra. Ad ogni modo, si torna in aula e si comincia a discutere. Felice Calabrò (Genovese Sindaco) offre una sponda ai colleghi del Pdl Nello Pergolizzi e Giuseppe Melazzo, chiedendosi che fine abbia fatto la famosa delibera sulla revoca della concessione degli stadi all’F.C. Messina. Dunque è Gaetano Caliò dell’Udc a porsi delle domande sul caso Maggioli: che fine faranno i lavoratori? A che punto siamo con la Zancle? Che risposte darà l’amministrazione sulla continuità del servizio di riscossione? Amministrazione che è presente in buon numero in aula: si vedono gli assessori Puglisi, Isgrò, Scoglio, Santalco e, in un secondo momento, Aliberti.

Proprio alla giunta si rivolge Nino Carreri di Risorgimento messinese: «Mi preoccupa il poco feeling tra l’amministrazione e il consiglio – afferma – la presenza giornaliera dei lavoratori ci ricorda le difficoltà che vanno affrontate. Questo consiglio può dare un supporto all’amministrazione, ma qualora questa giochi a -carte scoperte-, evitando certe sceneggiate alle quali assistiamo in commissione, dove gli assessori troppo spesso non hanno contezza di cosa il sindaco intenda fare». Fin qui tutto liscio, il primo -caso- scoppia quando Pergolizzi, in evidente polemica col proprio gruppo, chiede lettura del verbale della riunione nella quale si è deciso l’ordine dei lavori, in quanto il suo capogruppo, Capurro, non ha provveduto a informarlo. C’è qualcosa che non va nel Pdl, è evidente, tanto che il -novizio- Giuseppe Ansaldo del Centro con D’Alia si chiede «chi è che fa maggioranza e chi opposizione». Il verbale viene consegnato a Pergolizzi, non senza qualche piccolo intoppo, tanto che Gaetano Gennaro arriva a parlare di «gestione scandalosa» del consiglio da parte della presidenza.

Ed è contro quella gestione che Nicola Cucinotta del Pd si scaglia, invitando tutto il centrosinistra ad abbandonare l’aula. I colleghi non ci pensano due volte (molti interisti nel Pd?), si alzano e se ne vanno, molti dimenticando persino il tesserino elettronico. In aula rimane solo Gennaro, che definisce «repentina» e non concordata la decisione di andare via da parte dell’opposizione, «un problema politico che andrà approfondito nelle sedi opportune». Un problema che si accentua se si pensa che la seduta, dedicata all’attività ispettiva, prevedeva sette interrogazioni di cui discutere, delle quali una del centrodestra e sei del centrosinistra. Un mistero ma anche un segnale poco confortante. Così si finisce per non parlare nemmeno dell’unico argomento che si stava trattando, esposto ai colleghi da Antonino Restuccia dell’Mpa: la realizzazione di una strada di collegamento tra i villaggi di S. Stefano Medio, S. Stefano Briga e S. Margherita, per la quale, ricorda Gennaro, erano stati stanziati 3 milioni di euro dalla passata amministrazione.

Previti chiama a raccolta i capigruppo, si dà un’occhiata all’orologio, un’altra all’aula semivuota e si decide (tutti d’accordo tranne Gennaro): seduta aggiornata a stamani alle 10.30. Se questi sono i chiari di luna, con polemiche e discussioni per una seduta d’attività ispettiva, cosa succederà quando in aula approderà, giusto per fare un esempio, il bilancio consuntivo?

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