Crisi Regione: vertice del Pdl. Genovese attacca: «Tutto paralizzato per beghe politiche»

Crisi Regione: vertice del Pdl. Genovese attacca: «Tutto paralizzato per beghe politiche»

Crisi Regione: vertice del Pdl. Genovese attacca: «Tutto paralizzato per beghe politiche»

martedì 16 Giugno 2009 - 13:57

Ieri Miccichè e i suoi si sono “compattati” a San Vito Lo Capo. Oggi Castiglione e Nania faranno il punto coi deputati. L’ago della bilancia potrebbe essere Alfano. Il segretario regionale del Pd: «Lombardo si presenti all’Ars»

Non si sblocca l’empasse creata dalla crisi regionale aperta dall’azzeramento della giunta Lombardo. La spaccatura interna al Pdl tra chi è “dentro” (gli uomini vicini al sottosegretario al Cipe Miccichè) e chi è “fuori” (tutto il resto del partito, comprese le aree di riferimento dei coordinatori regionali Castiglione e Nania) non si è sanata, mentre tarda ad arrivare il confronto decisivo tra il presidente della Regione Lombardo e il premier Silvio Berlusconi, in questi giorni negli Stati Uniti per incontrare Obama.

Ieri pomeriggio Miccichè ha serrato i ranghi a San Vito Lo Capo, nel corso di un vertice tra “dissidenti” al quale hanno preso parte, ovviamente, i due assessori “salvati” dalla mannaia di Lombardo, Michele Cimino e Titti Bufardeci. Oggi pomeriggio, invece, toccherà a Castiglione e Nania fare il punto della situazione con l’intera deputazione pidiellina all’Ars, tracciando il percorso da seguire nei prossimi giorni. L’ago della bilancia potrebbe essere rappresentato dal ministro di Grazia e Giustizia, nonché ex coordinatore regionale di Forza Italia, Angelino Alfano. A lui si è appellato ieri Miccichè, chiedendogli di «sedersi intorno ad un tavolo per chiarire all’interno del Pdl la situazione politica in Sicilia e per lavorare insieme anche nell’interesse delle aspettative del premier Berlusconi». A lui fa riferimento Castiglione, suo erede in Sicilia.

In tutto questo c’è un partito, l’Udc, che rischia seriamente di finire per pagare più di tutte le altre forze politiche questo gioco al rialzo interno al centrodestra. E poi c’è il Pd, che sta alla finestra ma fino a un certo punto. Sulla crisi è intervenuto il segretario regionale del Partito democratico Francantonio Genovese (nella foto): «Sono passate le elezioni europee, Berlusconi è partito per l’America senza preoccuparsi della Sicilia, sono stati fatti gli apparentamenti per i ballottaggi: cos’altro dobbiamo aspettare per avere un Governo regionale nel pieno esercizio delle sue funzioni? E’ una domanda alla quale Lombardo dovrebbe degnarsi di rispondere».

«Non si può continuare – ha aggiunto – a pretendere che chi non riesce a trovare un lavoro, chi è stato licenziato ed è senza tutele, chi ha la difficoltà di mettere insieme il pranzo con la cena, porti pazienza fino a quando il centrodestra non avrà risolto le sue beghe interne. Per non parlare degli ingenti finanziamenti che la Sicilia potrebbe perdere per la paralisi della Regione. E sarebbe anche opportuno che il Presidente della Regione si presentasse, finalmente, all’Ars per spiegare, nella sede istituzionale più opportuna, le scelte compiute nelle ultime settimane».

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