D'Amore conferma: «Mi candido alla guida della città»

D’Amore conferma: «Mi candido alla guida della città»

Redazione

D’Amore conferma: «Mi candido alla guida della città»

martedì 19 Febbraio 2008 - 11:12

Dalle pagine del suo blog: «In molti stanno ancora una volta utilizzando la nostra casa comune come merce di scambio»

Alle elezioni del 2005 fu il consigliere comunale che conquistò più voti, oggi punta ad essere il “guastatore- della prossima tornata elettorale, che si preannuncia tra le più ingarbugliate degli ultimi tempi. Fabio D’Amore non torna sui suoi passi, crede in quel “Risorgimento messinese- che lo vede a braccetto con l’ex Vince Messina Carmelo Briguglio, e conferma dal suo blog: «Offrirò la mia candidatura alla guida della città». Se poteva esserci ancora qualche dubbio sulla corsa allo scranno più alto di Palazzo Zanca da parte di D’Amore, queste parole lasciano poco spazio alle incertezze.

L’ex presidente del Consiglio comunale si dice sempre più deluso, anzi “disgustato- dalla situazione politica che si sta delineando in città e in particolare dalle azioni dell’Udc. D’Amore, ricordiamolo, aveva sbattuto la porta lasciando il partito perché non in linea con alcune scelte “calate dall’alto- (come le elezioni di Carmelo Santalco e Franco Mondello a segretario comunale e presidente dell’Udc), ma anche perché era rimasto inascoltata la sua richiesta che fosse Gianpiero D’Alia il candidato a sindaco per le amministrative. Oggi che proprio D’Alia ha annunciato la sua discesa in campo, D’Amore scrive sul suo blog che «coerenza vuole che dica qualcosa (metto le mani avanti non sarà di sinistra…)», partendo dal fatto che tra le motivazioni per le quali aveva lasciato il gruppo politico di D’Alia, c’era proprio «il suo disimpegno nei confronti della città».

«Alla luce degli ultimi avvenimenti – afferma D’Amore – non posso che confermare la sensazione di forte disinteresse per Messina da parte dell’Udc peloritana. Un disinteresse avvertito più volte durante il mio mandato di presidente del Consiglio comunale e peraltro reso ancora più tangibile dagli avvenimenti di questi ultimi giorni. Non penso di dire “baggianate- quando affermo che, solo dopo il precipitare della situazione su scala nazionale, una certa parte politica si è sentita in dovere di esporsi in prima persona per il “bene- del nostro territorio. Francamente – continua – questo improvviso amore mi sembra figlio più della necessità piuttosto che della reale volontà di tutelare Messina e mi dispiace dirlo: vedo che in molti stanno ancora una volta utilizzando la nostra “casa comune- come merce di scambio».

Premesso, dunque, che «la priorità rimane la mia terra, intesa come momento di crescita collettiva e non svendo il patrimonio di fiducia che in tanti mi hanno dimostrato», giunge la conferma della candidatura a sindaco, «perché credo nella possibilità di risorgere della antica “Zancle- e di tutti coloro che la amano veramente». D’Amore conclude così: «In molti hanno cercato di cogliere la palla al balzo dando per morto il nostro progetto: mi dispiace posso assicurare che siamo in tanti a volere Messina “Über alles-… ma non a parole o sui manifesti».

(nella foto Fabio D’Amore e Carmelo Briguglio)

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