I Deputati Regionali messinesi del centro sinistra scrivono un'interpellanza sugli atti compiuti dal Commissario Straordinario Sinatra

I Deputati Regionali messinesi del centro sinistra scrivono un’interpellanza sugli atti compiuti dal Commissario Straordinario Sinatra

Redazione

I Deputati Regionali messinesi del centro sinistra scrivono un’interpellanza sugli atti compiuti dal Commissario Straordinario Sinatra

giovedì 08 Novembre 2007 - 14:34

E’ diretta al Presidente della Regione, Salvatore Cuffaro e all’assessore alla Famiglia, Paolo Colianni l’interpellanza scritta dai deputati regionali messinesi del centro sinistra per chiedere lumi sugli atti compiuti dal commissario straordinario del comune Gaspare Sinatra.

Come si legge nel documento sottoscritto dagli onorevoli Filippo Panarello, Franco Rinaldi, Giuseppe Laccoto e Francesco Calanna “dopo l’insediamento, il Commissario, immediatamente, ha preso atto della decadenza di alcuni Dirigenti esterni, tra i quali il Direttore Generale, nominati precedentemente dal Sindaco. Contestualmente, lo stesso ha ritenuto di confermare nell’incarico due Dirigenti esterni, anch’essi nominati dal Sindaco e a distanza di qualche giorno, senza alcuna apparente motivazione, il Commissario, inopinatamente, ha provveduto alla revoca dei due Dirigenti precedentemente confermati-.

E dopo il repulisti messo in atto da Sinatra i deputati regionali peloritani aggiungono: “inoltre, con nota del 6 novembre 2007, il Commissario ha comunicato a tutti i rappresentanti del Comune presso gli Enti, le Aziende, le Istituzioni e, persino presso le S.p.A. partecipate, la loro avvenuta decadenza, invitandoli ad adottare, esclusivamente, soltanto atti di ordinaria amministrazione-.

A questo punto Panarello, Laccoto, Calanna e Rinaldi puntualizzano: “com’è noto, il Commissario Straordinario, che rimane in carica per un tempo limitato, è un Organo, per definizione, imparziale, per cui appare discutibile l’intenzione di procedere all’integrale sostituzione di tutti i soggetti nominati dall’amministrazione eletta. Alla luce del parere 290 del 2001 del C.G.A. il modo di agire del Commissario stride con il richiamo alla prudenza e l’esigenza di assicurare la continuità dell’azione amministrativa; avere esteso anche alle S.p.A. partecipate la “strategia- dell’azzeramento, in contrasto con le norme del Codice Civile, lascia trasparire o una valutazione di ordine politico, estranea alla funzione del Commissario e perciò inaccettabile, ovvero un esercizio non equilibrato delle prerogative che la Legge attribuisce agli Organi elettivi e che solo per pochi mesi sono attribuite al Commissario Straordinario-.

Nella disamina dei deputati di centro sinistra : “gli atti compiuti dal Commissario, appaiono al di la delle intenzioni, tali da pregiudicare l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa e sono suscettibili di critiche sotto il profilo dell’equilibrio e dell’imparzialità della funzione Commissariale e inoltre, hanno creato allarme in larga parte dell’opinione pubblica di una città interessata da numerose emergenze sociali (ultima, in ordine di tempo, l’alluvione del 25 ottobre) e che, perciò, non è in grado di sopportare un peggioramento del funzionamento o, peggio, una paralisi dell’azione amministrativa-.

Al presidente Cuffaro e all’assessore Colianni i deputati Filippo Panarello, Franco Rinaldi, Giuseppe Laccoto e Francesco Calanna chiedono: “se non valutino opportuno intraprendere tutte le iniziative utili a rimarcare l’obbligo per il Commissario di improntare la propria azione ai principi di imparzialità, efficienza e buon andamento della Pubblica Amministrazione; se non ritengano necessario provvedere, tempestivamente, (allo scopo di prevenire ulteriori difficoltà e possibili tensioni sociali) ad integrare il Decreto di nomina del Commissario Straordinario, introducendo precisi limiti in riferimento alla manifestata volontà di sostituzione di tutti i titolari di incarichi e di tutti i rappresentanti presso Enti, Aziende, Istituzioni e S.p.A. partecipate con altri soggetti che inevitabilmente sarebbero a loro volta sostituiti dal nuovo Sindaco, ed evitare una condizione di precarietà in rilevanti settori della amministrazione Comunale che determinerebbe ricadute fortemente negative sulla situazione economica e sociale, già molto difficile, della città di Messina-.

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