Per l'abolizione dell'Ici tagliati i fondi per la viabilità provinciale e per le opere infrastrutturali. Presentato un ordine del giorno all'Ars. Capodicasa (Pd): «Ecco che considerazione abbiamo a Roma»
«Lombardo impugni presso la corte costituzionale il decreto fiscale con il quale il governo Berlusconi sottrae alla Sicilia i fondi per la viabilità provinciale e per le opere infrastrutturali, tra cui le metropolitane di Palermo Catania e Messina. Sarebbe un atto dovuto, per un presidente della Regione che sostiene di avere tanto a cuore la nostra autonomia». La richiesta decisa arriva dall’intera deputazione regionale del Pd, con tanto di ordine del giorno presentato all’Ars. I -tagli- rientrano nel piano che porterà all’abolizione dell’Ici, più volte promessa dal neo premier Silvio Berlusconi in campagna elettorale, e che ha già portato al -prelievo- dei fondi ex Fintecna, destinati prima al Ponte e poi alle infrastrutture della Sicilia (240 milioni dei quali per Messina).
«Il decreto – si legge in una nota del gruppo guidato da Antonello Cracolici – deve essere impugnato perché al consiglio dei ministri nel quale è stato firmato non è stato invitato, come previsto dallo Statuto, il presidente della Regione che avrebbe dovuto partecipare col rango di ministro in quanto si discuteva di norme che interessano la Sicilia». Dura la presa di posizione del deputato del Pd Angelo Capodicasa: «Non finiscono di sbalordirci, oltre alla cancellazione di infrastrutture strategiche per la Sicilia come la Agrigento-Caltanissetta, apprendiamo che sono stati “scippati- alla Siciliana anche i fondi per la viabilità secondaria. 1.050 milioni di euro che sarebbero serviti per ammodernare e rendere più sicure le strade provinciali della nostra regione. In questi giorni abbiamo assistito alla rappresentazione plastica di cosa sarà il Governo di centrodestra e di quale considerazione avranno a Roma degli interessi dei Siciliani».
Si legge nell’ordine del giorno che «tale decisione rappresenta un gravissimo scippo finanziario ai danni della Sicilia e della Calabria e, in particolare, un inaccettabile blocco dei progetti di manutenzione straordinaria della viabilità minore di queste regioni, per altro già fragilissima e più che bisognosa di tali interventi». Per questo la deputazione del Pd chiede a Raffaele Lombardo di «elevare formale protesta nei confronti del governo nazionale per tale grave decisione adottata a danno della nostra regione e a presentare ricorso alla Corte Costituzionale per la grave violazione statutaria che lede gli interessi della Regione», chiedendo «alle associazioni degli Enti Locali (URPS, ANCI, Lega delle Autonomie Locali, ecc.) di sostenere tale azione con una giornata di protesta con concentramento a Roma per garantire la certezza dei finanziamenti».
(foto Dino Sturiale)
