Il direttivo della Cgil rilancia la stagione di lotta contro l'ipotesi dissesto del comune

Il direttivo della Cgil rilancia la stagione di lotta contro l’ipotesi dissesto del comune

Redazione

Il direttivo della Cgil rilancia la stagione di lotta contro l’ipotesi dissesto del comune

giovedì 29 Novembre 2007 - 15:23

“Inaccettabile far pagare ai cittadini il prezzo dell’irresponsabilità della politica-. Da questa affermazione parte il rilancio della stagione di lotta per l’area dello stretto ad opera della Cgil. No al dissesto del comune di Messina e rilancio dell’impegno del sindacato per lo sviluppo dell’area dello Stretto, per un nuovo Piano regionale dei rifiuti, per la stabilizzazione dei precari. Sono questi gli obiettivi individuati dal Comitato direttivo della Cgil di Messina che, nei prossimi mesi, saranno al centro dell’attività del sindacato.

Un’analisi dura, quella fatta dal segretario generale della Camera del lavoro, Franco Spanò (nella foto) che ha chiesto innanzitutto il rilancio dell’impegno della Cgil per la vertenza dello Stretto.

“Il mezzogiorno continua a vivere un profondo scollamento dal resto del Paese e Messina, dove non sono arrivate né le risorse della Finanziaria né quelle ex Fintecna, quelle per le infrastrutture e per il trasporto, vive una fase difficilissima. La Cgil – ha detto il segretario generale della Cgil, Spanò- deve rilanciare una stagione di lotta per lo sviluppo dell’area dello stretto e di Messina città, a partire dall’attribuzione dei poteri speciali al Prefetto come già abbiamo chiesto-.

Un no secco all’eventualità della dichiarazione di dissesto per il comune di Messina è stato espresso dall’assemblea dei dirigenti della Cgil. “La Cgil ritiene si debba fare tutto il possibile per scongiurare l’ipotesi di dissesto, inspiegabilmente caldeggiata da alcuni politici locali forse non perfettamente consapevoli delle conseguenze che ricadrebbero tutte sulle spalle dei cittadini e dei lavoratori. Non si può far pagare alla gente il prezzo dell’irresponsabilità di una certa classe dirigente che ha continuato incurante di tutto a ballare sul Titanic. In questi ultimi giorni- spiega Spanò-, tra lo sciopero dei lavoratori di Messinambiente e quello dell’Atm abbiamo avuto un assaggio di cosa significhi la riduzione dei servizi per una città che già si contraddistingue nel panorama nazionale per la bassa qualità della vita e la scarsità di servizi, appunto. Il dissesto si tradurrebbe proprio in questo: taglio dei servizi, aumento al massimo possibile della aliquote delle imposte, licenziamenti a raffica. Se dovesse verificarsi una tale eventualità, non so se Messina potrebbe mai riuscire a riprendersi-.

“I problemi economici degli Ato e quindi dei comuni che li finanziano, sono il frutto della dissennata politica dei rifiuti fatta dal presidente della regione Cuffaro. La Cgil chiede un nuovo Piano regionale dei rifiuti incentrato sulla raccolta differenziata e il riciclaggio e lo farà a gran voce con una manifestazione regionale che si terrà a Catania il prossimo 15 dicembre-, ha annunciato Spanò.

Affrontato anche il tema precariato e stabilizzazione sul quale la Cgil di Messina intende lanciare una grande manifestazione. “Dai call center al precariato delle alte professionalità – ha detto Spanò-, si deve unificare la battaglia per la stabilizzazione facendo leva sulle nuove norme che parlano esplicitamente di lotta al precariato e individuano strumenti importanti per il settore della pubblica amministrazione-.

La lotta al lavoro irregolare e i problemi dell’area industriale di Milazzo che rischia di perdere un finanziamento da 100milioni di euro per la costruzione dei nuovi gruppi a basse emissioni della Centrale, sono stati i temi che hanno ricordato l’impegno di Matteo Cucinotta, “Temi che devono vederci in prima fila a dare seguito all’impegno di Matteo per la sicurezza dei lavoratori e il rispetto dell’ambiente-, ha ribadito Spanò.

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