“Un settore in sofferenza che andrebbe potenziato-. Ed agli avversari dice: “Prima di cantare vittoria, si aspetti l'esito delle elezioni-
Anna Finocchiaro, in corsa per la presidenza della Regione siciliana per il Pd, torna a parlare di ciò che occorrerebbe per dare una svolta al nostro territorio.
“Il settore della ricerca in Sicilia è in sofferenza, quando invece dovrebbe essere un volano di sviluppo per il futuro della nostra terra. Serve una legge regionale per il settore, e serve un unico centro di coordinamento e gestione delle risorse: io sono contraria alla proliferazione degli assessorati, ma credo che un assessorato regionale alla Ricerca sarebbe importante per la crescita della Sicilia-.
“In Sicilia, oggi, non c’è una vera programmazione e le risorse disponibili sono troppo spesso affidate ad una pubblica amministrazione inefficiente, che le disperde in mille rivoli. Le nostre università – aggiunge Anna Finocchiaro – formano ricercatori che fuori dalla Sicilia competono ed eccellono: questo vuol dire che le nostre università sono buone, ma che il settore della ricerca qui non funziona. Servono dunque investimenti, per bloccare la ‘fuga di cervelli’ e permettere ai nostri ricercatori di svolgere qui la loro professione-.
Ed a chi le chiede come andrà a finire questa tornata elettorale risponde: “C’è un’altra
settimana di campagna elettorale e noi la useremo per convincere gli indecisi a
votare per chi dice no a Cuffaro e Lombardo e vuole modernizzare la Sicilia.
Cuffaro stia tranquillo e prima di cantare vittoria aspetti il 13 e 14 aprile-.