Emergenza incendi: l'assessore regionale La Via detta le linee di azione

Emergenza incendi: l’assessore regionale La Via detta le linee di azione

Redazione

Emergenza incendi: l’assessore regionale La Via detta le linee di azione

giovedì 13 Settembre 2007 - 09:05

-Bisogna agire su più fronti, capire le cause e attuare un'azione strutturata per la repressione-.

-Il territorio regionale siciliano è stato interessato da giugno ad agosto da numerosissimi incendi concentrati in gran parte in tre periodi di tempo (tra il 24 e il 27 giugno, tra il 23 e il 25 luglio e tra il 21 e il 25 agosto), durante i quali si sono verificate contemporaneamente temperature elevate, superiori ai 40 gradi, e condizioni di vento favorevoli alla rapida propagazione delle fiamme-. È il bilancio dei roghi estivi presentato dall’assessore regionale per l’Agricoltura, Giovanni La Via.

-Le aree percorse dal fuoco nella stagione estiva – aggiunge – ammontano a circa 35 mila ettari su più di 200 comuni interessati, mentre i danni stimati ammontano a circa 500 milioni di euro-. -Sicuramente – sottolinea – la maggior parte degli incendi sono causati dall’uomo: in alcuni casi si tratta di incendi colposi, quello che più crea allarme è l’elevata percentuale di roghi appiccati intenzionalmente da incendiari. Diventa a questo punto importante capire quali siano state le cause e attuare un’azione strutturata per migliorare l’efficacia delle azioni di contrasto-.

-L’impegno è quello di un’azione su più fronti. Innanzitutto, la revisione delle carte di rischio idrogeologico, alla luce della mutata consistenza dei soprassuoli e il coordinamento regionale tra le diverse strutture di contrasto operanti sul territorio, siano esse statali, regionali e degli enti locali, con una precisa individuazione degli organi responsabili-.

-In secondo luogo – conclude – il miglioramento della pressione preventiva e repressiva sul territorio, attraverso il potenziamento del corpo forestale e la razionalizzazione dell’utilizzo di lavoro stagionale, nonché l’incremento degli strumenti in dotazione alle forze in campo, l’obbligo ai comuni dei comuni di attivazione di gruppi di volontariato e dotazione, tramite la protezione civile regionale, di piccoli mezzi antincendio per il primo intervento-.

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