Entro il 30 marzo il bilancio di Palazzo Zanca. Si allontana l'ombra del dissesto?

Entro il 30 marzo il bilancio di Palazzo Zanca. Si allontana l’ombra del dissesto?

Redazione

Entro il 30 marzo il bilancio di Palazzo Zanca. Si allontana l’ombra del dissesto?

mercoledì 19 Marzo 2008 - 12:27

Sinatra ha chiesto ai dirigenti di proporre la dotazione organica del proprio dipartimento

Obiettivo dichiarato: varare il bilancio preventivo del Comune entro il 30 marzo. Il commissario Gaspare Sinatra ha deciso di dare un’accelerata per portare ad uno strumento fondamentale per chiarire il quadro della situazione finanziaria di Palazzo Zanca. Oggi si è svolta una conferenza dei dirigenti del Comune, convocata dal segretario generale, Filippo Ribaudo e alla quale ha partecipato lo stesso Sinatra, dalla quale è emerso che si dovrà svolgere in tempi brevi una ulteriore conferenza dei servizi con i responsabili dei settori entrate e spesa.

Si è parlato della situazione finanziaria del Comune ed è stato concordato che ogni dirigente proponga la dotazione organica del proprio dipartimento, secondo una volontà precisa del commissario Sinatra che punterebbe ad una razionalizzazione del personale interno di Palazzo Zanca. Inoltre, in vista delle prossime fasi per gli appuntamenti con le elezioni politiche nazionali e regionali, è stato chiesto ai dirigenti di sospendere qualsiasi movimentazione interna di personale, proprio per affrontare in maniera più funzionale gli adempimenti della macchina elettorale. Esaminati, infine, anche i programmi di lavoro per la realizzazione di maggiori entrate per il Comune e minori spese di gestione.

Tutto questo lascia pensare che si voglia allontanare definitivamente l’ombra del dissesto finanziario, argomento che è stato al centro, recentemente, del dibattito politico cittadino. Ne ha parlato Francantonio Genovese nel corso della visita della Finocchiaro e di Fassino a Messina, lo ha fatto Fabio D’Amore sabato scorso nell’ultimo incontro organizzato da Risorgimento messinese. E lo fa da settimane, se non da mesi, l’Udc e in particolare Carmelo Santalco, che recentemente in una lettera aperta ha chiesto al commissario Sinatra di fare definitivamente chiarezza sulla situazione finanziaria del Comune, e avrebbe anche ottenuto una -promessa- in tal senso. I vari casi scoppiati negli ultimi tempi, con le crisi delle partecipate e le continue vertenze che si sviluppano ogni giorno a Palazzo Zanca, farebbero pensare ad una situazione vicina al dissesto, ma al tempo stesso gli atti di Sinatra, compreso i vari debiti fuori bilancio approvati, fanno pendere la bilancia in senso opposto.

Dietro tutto questo c’è la grande ombra delle anticipazioni di tesoreria, che secondo norma se dovessero superare un certo limite porterebbero inevitabilmente al dissesto. Sembra che ci siano grosse difficoltà ad accedere alle cifre esatte, ma non si può ignorare quanto denunciato settimane fa dall’ex capo della ragioneria di Palazzo Zanca, Gaetano Saja, che parlava addirittura di debiti superiori ai 60 milioni di euro (ben superiori al famoso -tetto-), ammorbiditi solamente da escamotage di cosiddetta -finanza creativa- come i Boc istituiti dall’ex assessore al bilancio Centorrino, e che evidentemente non hanno portato i risultati sperati.

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