Fava, Borsellino e Migliore: «Un progetto politico che si consolida»

Fava, Borsellino e Migliore: «Un progetto politico che si consolida»

Redazione

Fava, Borsellino e Migliore: «Un progetto politico che si consolida»

giovedì 03 Aprile 2008 - 12:44

La Sinistra Arcobaleno si presenta a Palazzo Zanca, attacca Cuffaro e Lombardo, ribadisce il no al Ponte, spiega le ragioni del “tandem- e rilancia la lotta alla criminalità organizzata

Claudio Fava, Rita Borsellino e Gennaro Migliore, che stamani hanno fatto tappa a Palazzo Zanca nella campagna elettorale della Sinistra Arcobaleno, non vogliono sentir parlare di priorità. Perché, come spiega proprio Migliore, «tanti danni ha fatto Cuffaro che tutto diventa priorità». Ma dei punti da cui partire, e che rappresentano il nucleo del programma della Sinistra Arcobaleno, ci sono: il lavoro, l’eliminazione della precarietà e dell’insicurezza; la sanità; il welfare; la lotta alla criminalità organizzata; la salvaguardia dell’ambiente, non con un “no- agli inceneritori, ma con un “sì- alla raccolta differenziata; e la formazione, per la quale, come spiegato da Fava, la Regione ha «truffato l’Europa per 36 milioni di euro ottenuti tramite Agenda 2000».

Proprio l’europarlamentare Fava avvia la conferenza stampa: «Questo è il consolidamento di un progetto politico nel quale tutti noi abbiamo scommesso le nostre storie personali. La Sicilia è il segmento più dolente della disuguaglianza che caratterizza il nostro Paese. Per la prima volta ci ritroviamo di fronte ad un voto anticipato per una questione drammatica, della quale vorrei sottolineare non tanto quel gesto sguaiato dei cannoli o la condanna gravissima di Cuffaro, ma quella che è la massima punizione per un amministratore pubblico: l’interdizione dai pubblici uffici. Il che non ha evitato che lo stesso Cuffaro fosse inserito come capolista al Senato».

«Lo sforzo di coerenza e verità – prosegue Fava – della Sinistra Arcobaleno ha senso soprattutto qui in Sicilia. E’ il riassunto delle scelte, dei gesti, delle azioni costruite in questi anni. Cuffaro si è dimesso anche per questo, perché la battaglia per la trasparenza e la lotta alla mafia è antica».

Capitolo Ponte: «Assistiamo ad una graduale sottrazione di risorse da parte di Rfi per penalizzare il mezzogiorno. Così abbiamo la linea ferroviaria a binario unico e il 50% di rete non elettrificata. Il corridoio Berlino-Palermo è chiuso non perché non c’è il Ponte, ma perché da Battipaglia in poi è una processione. Voglio smontare una delle balle che Lombardo va dicendo: per il Ponte da parte dell’Europa non c’è un centesimo. E poi, quale privato gestirebbe una struttura che, nella migliore delle ipotesi, sarebbe utilizzata all’11% del suo potenziale?».

Rita Borsellino riprende un discorso avviato due anni fa, quando sfidò Cuffaro per la presidenza della Regione: «La presenza del mio nome nel simbolo della Sinistra Arcobaleno è il senso di un percorso comune nella storia politica di questa terra. Io rappresento l’impegno della società civile, che negli ultimi anni ha assunto una personalità forte, un ruolo importante di cui si vedono risultati ed effetti. Sembra essere un periodo magico, in questo senso, come dimostra la presa di posizione di Confindustria sul racket. Andiamo al voto non per una normale crisi politica ma per una crisi etica, per un problema gravissimo che si affianca alle cattive politiche di questi ultimi sette anni. Il nostro giudizio negativo su Cuffaro è lo stesso di due anni fa quando eravamo pure in campagna elettorale, dicevamo che il suo percorso era sbagliato, oggi a sancirlo c’è una sentenza della magistratura. Nonostante questo l’arroganza politica lo porta a essere capolista al Senato».

E sull’alleanza col Pd: «Il Pd aveva scelto inizialmente di correre solo anche qui in Sicilia, con la candidatura di Anna Finocchiaro, ma io non ho voluto spaccare il centrosinistra. Così c’è questa novità del tandem, della “doppia presidenza-, che valorizza quel progetto che due anni fa portò alla mia candidatura. E’ qualcosa dalla grandissima rilevanza politica, non è un cartello elettorale ma un progetto».

Alla Borsellino chiediamo cosa ha in programma di fare, la Sinistra Arcobaleno, riguardo la sicurezza nel lavoro: «Le leggi ci sono e vanno applicate, il problema è che in Sicilia c’è una giungla da questo punto di vista. Mancano due cose fondamentali, la programmazione e il controllo. Per il resto la Sicilia ha tutto, anche i fondi per fare quello che serve. Cuffaro dice che i soldi sono stati spesi? Peggio ancora, significa che sono stati sperperati. La programmazione 2007-2013 è una grande occasione che non va persa, e non si può dimenticare che nel 2010 ci sarà l’apertura dell’area di libero scambio per la quale la Sicilia non ancora preparata. Siamo in preda a troppe contraddizioni, e Messina né è il simbolo, perché dove ci sono le baracche del 1908 si parla di Ponte».

Il deputato Gennaro Migliore sottolinea: «Non è un percorso che termina il 14 aprile ma la creazione di un nuovo soggetto politico. La Sinistra Arcobaleno non è una somma di partiti, ma la destinazione ideale per quei cittadini, uomini e donne, che si sono ritrovati a camminare fianco a fianco e che vogliono essere rappresentati da gente come Claudio Fava e Rita Borsellino. Il Paese e questa terra in particolare hanno bisogno di un progetto comune, di una rappresentanza politica di sinistra, troppo spesso imprigionata in politiche moderate o divisa, dispersa negli anni scorsi. Non portiamo avanti solo proposte ma strumenti di partecipazione attiva, e soprattutto vogliamo essere un punto di rottura con le pratiche politiche che hanno governato finora. Si è parlato tanto di voto utile. Penso che un voto per la Sinistra Arcobaleno sia un voto prezioso, che consentirà di avere rappresentanti nelle istituzioni coerenti con quanto affermato in campagna elettorale. Crediamo ancora che la politica cattiva possa essere sconfitta dalla politica buona. Non siamo per le scelte calate dall’alto, siamo disponibili a realizzare i progetti. Per le amministrative di Messina i compagni locali decideranno».

L’ultimo intervento è di Otello Marilli, candidato alla Camera: «Le basi di questo progetto sono state fissate l’8 e il 9 dicembre, poi abbiamo accelerato per via di una scadenza elettorale inizialmente non prevista. E’ inconcepibile che un’alleanza concordata a livello locale non si ripeta a livello nazionale. Probabilmente l’esclusione della sinistra è servita ad accogliere persone come Calearo o Colaninno. Ma mentre il Pd sceglie Calearo, noi scegliamo gli operai, quelli veri e non da vetrina. Lombardo erede di Cuffaro? Lombardo è il maestro, Cuffaro l’allievo. Un’ultima battuta. Il leader del Pd ha detto alla mafia “non votateci-. Ma con candidati come Rita Borsellino, Claudio Fava e tanti altri, c’era bisogno di dirlo?».

(nelle foto Claudio Fava, Rita Borsellino e Gennaro Migliore)

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007