La candidata alla presidenza del Pd: «Micciché prima si opponeva a Cuffaro, poi dichiara appoggio incondizionato al suo erede diretto Lombardo»
«Il mio programma non lo capisce solo Lombardo». Anna Finocchiaro non si cura delle dichiarazioni del suo rivale di centrodestra nella corsa alla presidenza della Regione. Raffaele Lombardo, nel ribadire il suo no ad un confronto diretto in tv, aveva detto: «Dica si o no al Ponte, si o no ai termovalorizzatori. Solo allora sarà il momento di confrontarci. La mia stimata concorrente farebbe meglio a confrontarsi prima con sé stessa. Pronunci finalmente una parola definitiva su alcuni temi di rilevanza fondamentale, non posizioni mutevoli a seconda dell’uditorio».
La risposta della Finocchiaro non si è fatta attendere: «Dal momento che Lombardo, e solo lui, non ha capito quali sono le mie idee su sanità, termovalorizzatori e ponte, sarebbe stato opportuno un confronto chiarificatore: le domande che mi ha fatto pervenire tramite i giornalisti, infatti, avrebbe potuto farle direttamente a me. In democrazia è naturale avere programmi diversi, e proprio per questo sarebbe stato utile un confronto. Io resto pronta in qualunque momento, e nel frattempo continuerò a spiegare il mio programma ai siciliani che, evidentemente, mi capiscono molto meglio di Lombardo».
La Finocchiaro sposta poi il mirino su Gianfranco Micciché, esponente del Pdl ed ex presidente dell’Ars: «Apprendo infine con vivo interesse – afferma – che l’onorevole Miccichè, che per mesi ha indossato i panni del paladino della moralità e di strenuo oppositore di Cuffaro, abbia addirittura convocato una conferenza stampa per dichiarare il suo appoggio incondizionato a Lombardo, erede diretto e naturale del cuffarismo in Sicilia».
(foto Dino Sturiale)
