Genovese all'Assemblea Costituente Regionale del Pd: «Nessuna “stampella- al governo Lombardo»

Genovese all’Assemblea Costituente Regionale del Pd: «Nessuna “stampella- al governo Lombardo»

Redazione

Genovese all’Assemblea Costituente Regionale del Pd: «Nessuna “stampella- al governo Lombardo»

sabato 13 Dicembre 2008 - 17:49

Il leader regionale del Pd (che conferma che non si ricandiderà alla segreteria): «Il congresso tra febbraio e marzo 2009, comunque prima di quello nazionale»

«Contributo alle leggi giuste sì, “stampelle- alla maggioranza no». E’ stato chiaro il Segretario regionale del Partito Democratico, Francantonio Genovese, durante il suo intervento all’ Assemblea Costituente regionale svoltasi questo pomeriggio. E in questa sede ha confermato, qualora ci fossero più dubbi: «Non mi ricandiderò alla segreteria regionale».

Genovese non ha potuto sottrarsi ad alcune considerazioni inerenti l’azione del Pd che, soprattutto negli ultimi tempi, ha suscitato un serrato dibattito: dalle vicende nazionali, all’operato del Gruppo parlamentare all’Ars, all’approvazione dello Statuto. Genovese ha ricordato come il partito stia «attraversando un momento molto intenso sul piano del confronto interno», aggiungendo che la riunione della Direzione nazionale convocata per il 19 «potrà fornire utili elementi di valutazione, sia sul piano programmatico che su quello organizzativo, per il lavoro in Sicilia».

Spostando l’attenzione sulle vicende dell’Ars, Genovese ha dichiarato: «Non vi è dubbio che un partito che si definisce riformista debba avere tra le proprie finalità proprio quella di contribuire, anche dai banchi dell’opposizione, all’adozione di leggi capaci di creare discontinuità con le scelte del passato e di determinare le condizioni per una più efficiente ed economica organizzazione della cosa pubblica, specie in un momento in cui i siciliani sentono il peso sempre crescente della crisi economica dilagante e non sembrano più disposti a tollerare sprechi ed inefficienze».

«Su questo aspetto della vicenda – ha aggiunto – credo si possa essere ampiamente d’accordo. Resta il fatto che, le regole della politica sono semplici e chiare: chi vince governa e chi perde svolge un ruolo diverso, ed altrettanto importante, di controllo e di proposta. Sono certo del fatto che nessuno dei nostri deputati all’ARS abbia oggi, o abbia mai avuto, l’aspirazione di fare da ‘stampella’ ad un governo che dimostra, sempre più palesemente, di non avere i numeri per governare. E’ un messaggio che dobbiamo far passare in maniera chiara e decisa, perchè non possiamo permetterci di dare un’impressione diversa, e certamente sbagliata, ai nostri sostenitori, ai nostri elettori e, più in generale, ai siciliani. L’impressione sbagliata che non possiamo dare, e che non daremo, è quella, per dirla con una celebre battuta di Ennio Flaiano, “di volere andare in soccorso… del vincitore!-».

Per quanto riguarda lo Statuto, Genovese ha ammesso di condividere le perplessità sulla prima bozza, espresse anche da altri componenti del partito. Ma, volendo fugare il campo da ogni dubbio, ha ribadito: 1) di non avere «alcun motivo di interesse affinché si arrivi all’approvazione di un’ipotesi di statuto piuttosto che di un’altra»; 2) la volontà «di svolgere il congresso regionale tra la fine di febbraio ed i primi di marzo del 2009, ovvero in una data precedente a quella ancora solo ipotizzata per il congresso nazionale»; 3) l’intenzione di «non ricandidarsi alla Segreteria regionale».

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