Il Governo in aiuto delle famiglie vittime della mafia. Il Pd: «Ora tocca alla Regione»

Il Governo in aiuto delle famiglie vittime della mafia. Il Pd: «Ora tocca alla Regione»

Redazione

Il Governo in aiuto delle famiglie vittime della mafia. Il Pd: «Ora tocca alla Regione»

giovedì 22 Novembre 2007 - 09:54

Genovese: «Soddisfazione per l'impegno del Governo, ma anche la Regione deve fare la sua parte». Apprendi: «I fondi previsti dalla Finanziaria potrebbero non essere sufficienti»

I rappresentanti siciliani del Partito Democratico accolgono positivamente l’impegno assunto dal Governo Prodi per il riconoscimento ai parenti delle vittime di mafia dello stesso status di familiari delle vittime del terrorismo.

«E’ motivo di soddisfazione per tutti – dichiara Francantonio Genovese, segretario regionale del Pd – e, in particolare, per quanti hanno in questi giorni lavorato, senza cercare facile pubblicità, per tale soluzione. Questo lavoro è destinato a continuare affinché l’impegno assunto oggi possa trasformarsi in un provvedimento di legge». A questo punto, però, viene chiesto alla Regione di seguire la strada intrapresa a livello nazionale. «Voglio anch’io auspicare – prosegue Genovese – che il governo regionale non si limiti alla solidarietà formale, espressa nei giorni scorsi da Cuffaro, ma si impegni a prevedere nel Bilancio regionale le somme necessarie ad integrare quanto eventualmente occorra per assicurare il vitalizio che lo Stato si accinge ad riconoscere alle vittime di mafia».

Sulla stessa linea Pino Apprendi, deputato regionale del Pd, il quale sulla questione ha anche presentato un ordine del giorno all’Ars. «L’impegno del governo nazionale è un segnale importante. Ma dal momento che i fondi previsti in Finanziaria nazionale potrebbero non essere sufficienti, chiedo l’impegno del governo della Regione a prevedere nel Bilancio regionale le somme necessarie a coprire l’eventuale differenza».

Apprendi prosegue affermando che «stanziare i fondi necessari per i familiari delle vittime di mafia è un dovere dello Stato ma anche la Regione, se ve ne fosse la necessità, deve essere pronta a dare il proprio contributo. Altrimenti rischiamo – conclude Apprendi – di far sentire abbandonati a se stessi i parenti di chi in Sicilia, e per la Sicilia, ha perso la vita».

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