Iniziativa di Fli a garanzia dei contribuenti di fronte il Concessionario Riscossioni Tributi Sicilia di Messina

Iniziativa di Fli a garanzia dei contribuenti di fronte il Concessionario Riscossioni Tributi Sicilia di Messina

Iniziativa di Fli a garanzia dei contribuenti di fronte il Concessionario Riscossioni Tributi Sicilia di Messina

giovedì 05 Maggio 2011 - 14:24

Iniziativa di Futuro e Libertà per l’Italia a garanzia dei contribuenti. Venerdì 6 maggio davanti al Concessionario Riscossioni Tributi Sicilia a Messina, i giovani aderenti al partito di Gianfranco Fini, inizieranno una raccolta di firme a supporto dell’emendamento al -Decreto Omnibus- in discussione in questi giorni alla Camera dei Deputati. Questo il pacchetto di misure di semplificazione fiscale a maggiore tutela dei diritti dei contribuenti che propone Futuro e Libertà, illustrato dall’onorevole Enzo Raisi, responsabile nazionale del dipartimento Promozione e Immagine di Fli.

In primo luogo si intende consentire l’accesso alla contabilità semplificata, oggi permessa alle imprese con ricavi fino a 500 mila euro, a tutte le imprese che non superino il milione di euro di ricavi. Vanno poi abolite le recenti norme che hanno introdotto il -solve et repete-, cioè prima paghi poi contesti. L’immediata esecutività dopo 60 giorni dalla ricezione degli avvisi di accertamento relativi a debiti non definiti di natura previdenziale o derivanti da imposte sui redditi e consumi, elimina il passaggio dell’iscrizione a ruolo che consente di contestare l’accertamento addotto dall’amministrazione, riducendo così le garanzie per il contribuente. Sono circa il 50%, infatti, le soccombenze delle amministrazioni pubbliche innanzi ai giudici tributari. Questi dati fanno comprendere quanto le misure in oggetto finiscono per colpire contribuenti innocenti. Dopo quanto tempo costoro potranno aver restituito quanto indebitamente versato? Perchè lo Stato deve far cassa ai danni dei cittadini onesti? Si propone poi di estendere la previsione contenuta nel Decreto del Presidente della Repubblica 602 del 73 che impone all’agente della riscossione, prima di intraprendere un’azione esecutiva di notificare un ulteriore atto recante recante l’intimazione di pagamento entro cinque giorni, anche ai provvedimenti cautelari (fermo amministrativo, ipoteca, pegno) per evitare che i contribuenti subiscano, come succede spesso, senza alcun preavviso, il fermo del proprio veicolo o l’iscrizione di un’ipoteca su un immobile, in ragione di una cartella notificata anni prima.

Infine Futuro e Libertà propone una riforma profonda degli studi di settore, con un riordino complessivo della materia sulla base dei seguenti principi: qualificazione degli studi di settore come elementi di selezione per le verifiche fiscali e non come presupposto di accertamento automatico: l’ufficio accertatore abbia l’onere di motivare e fornire elementi di prova per avvalorare l’attribuzione al contribuente dei maggiori ricavi o compensi derivanti dall’applicazione degli studi di settore, sostituzione di tutta la normativa in materia con un testo unico.

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