Ritirata l'ipotesi di candidatura di Maurizio Rella, salgono a undici le liste a sostegno del candidato sindaco del Pd

Sulla sua candidatura non ci sono mai stati dubbi, e adesso lui può assistere sereno alle -disgrazie- altrui. Francantonio Genovese è il classico -terzo che gode- tra i due litiganti, anche se in questo caso a litigare, nel centrodestra, sono di più. D’altronde lui è l’ex sindaco, colui che più di tutti ha subito le conseguenze della sentenza del Cga che ha commissariato Palazzo Zanca e che proprio in quei giorni è anche diventato segretario regionale del Pd. Poche ciance, «il candidato sindaco sono io» ha subito dichiarato nell’autunno scorso Genovese, e praticamente da lì è partita la sua campagna elettorale. Contro gli hanno messo prima D’Alcontres, poi D’Alia, infine Buzzanca, ma nei fatti lui nei manifesti che tappezzano le mura della città campeggia da mesi, gli -altri-, invece, ancora litigano, discutono e si tirano, come si dice in gergo, la -zappa sui piedi-.

E mentre sta alla finestra, Genovese guadagna -alleati-, allargando la squadra che lo sosterrà il 15 e 16 giugno. Dopo Sinistra Democratica e, probabilmente, Verdi, anche l’Italia dei Valori annuncia il suo appoggio al candidato sindaco del Pd, come tra l’altro ampiamente prevedibile. Ritirata l’ipotesi di candidatura di Maurizio Rella, il centrosinistra prova a viaggiare compatto, sicuro anche del sostegno che, come annunciato dal diretto interessato, giungerà in caso di ballottaggio da Ansaldo Patti e i partiti (Prc e Pdci) e movimenti che lo candidano a sindaco. Un quadro che rafforza Genovese, che adesso vede crescere a undici le liste che corrono insieme a lui: dieci in orbita Pd più quella del partito di Di Pietro. Sabato scorso l’ex sindaco ha presentato i primi punti del suo programma chiarendo anche che le -beghe- interne al centrodestra non lo riguardano. Sarà, ma l’unico beneficiario di questa -guerra- intestina sembra essere proprio lui.