Istituzione Servizi Sociali, nuovo colpo di scena: Sinatra respinge le dimissioni di Vernaci

Istituzione Servizi Sociali, nuovo colpo di scena: Sinatra respinge le dimissioni di Vernaci

Redazione

Istituzione Servizi Sociali, nuovo colpo di scena: Sinatra respinge le dimissioni di Vernaci

venerdì 11 Gennaio 2008 - 11:58

Respinte anche le dimissioni di Cucinotta e Calarco «per la temporaneità e la straordinarietà dell'incarico»

Il commissario Gaspare Sinatra ha preso tempo, ci ha pensato su e poi ha deciso: respinte le dimissioni dal Cda dell’Istituzione dei Servizi Sociali del presidente Salvatore Vernaci e degli altri componenti Giovanna Cucinotta e Giovanni Calarco. Nella determina commissariale, Sinatra motiva questa decisione affermando che «le dimissioni sono state respinte per la temporaneità e la straordinarietà dell’incarico».

Nuovo colpo di scena, dunque, nell’affaire Istituzione, dopo la bufera che l’aveva travolta nei primi giorni del 2008. Il 3 gennaio, infatti, dopo che pochi giorni prima erano stati rubati alcuni computer dagli uffici dell’Istituzione, il presidente Vernaci si era dimesso, seguito a ruota dagli altri consiglieri Cucinotta e Calarco. Un gesto eclatante che molti riconducevano al furto stesso, e in generale al clima di diffidenza e di presunto ostruzionismo che aveva accolto i nuovi vertici, nominati direttamente dal commissario Sinatra in sostituzione del Cda presieduto da Elio Sauta. Questa nuova pagina si offre a diverse interpretazioni. Tanto rumore per nulla? Un segnale è stato comunque dato, resta la richiesta espressa da più parti politiche di rivedere gli assetti del settore dei servizi sociali, con la liquidazione auspicata da molti dell’Istituzione stessa.

«Me lo aspettavo, – commenta laconico il segretario cittadino dell’Udc Carmelo Santalco, tra i più -agguerriti- sulla vicenda – ma ritengo che la decisione di Sinatra sia finalizzata ad un obiettivo preciso e improcastinabile: lo scioglimento dell’Istituzione. Credo che Vernaci avrà il ruolo di accompagnare l’ente in questa fase, e anzi esorto Sinatra e Vernaci stesso a percorrere questa strada». Santalco incalza, affermando che «l’Istituzione si è rivelata nient’altro che un -clientificio-, un incubatore di consenso. Vernaci stesso dice che sono state commesse illegalità, e non ho motivo di dubitarne. Inoltre c’è un direttore generale illegittimo, perché era andato in pensione. Tutte cose che dico da tempo e che confermano ciò che tutti i dati suggeriscono: l’Istituzione va sciolta».

(Foto Dino Sturiale)

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007