«Ritengo, a titolo personale, che è il furto sia da addebitare a soggetti malavitosi»

Dopo le dimissioni del presidente Salvatore Vernaci e degli altri due consiglieri Giovanna Cucinotta e Giovanni Calarco dal Cda dell’Istituzione dei Servizi sociali, oggi è Gaetano Saja, responsabile del servizio finanziario e ragioneria, a chiarire alcuni aspetti sul contenuto dei computer rubati dagli uffici qualche giorno fa. Furto che ha scatenato tutta una serie di reazioni, e il sospetto che insieme ai pc fossero stati trafugati dati di una certa rilevanza sulla gestione dell’Istituzione degli ultimi anni.

«Posso assicurare – afferma Saja – che il furto non ha intaccato gli atti e/o documenti contabili relativi la gestione economico finanziaria dell’Ente a partire dall’esercizio 2000, né, tanto meno, la contabilità informatizzata di cui bimestralmente , per precauzione, veniva seguito il back-up per la conservazione dei dati informatici. Per l’aggiornamento dei dati informatici riguardanti la gestione economico – finanziaria di questo Ente, occorre inserire, pertanto, l’attività svolta durante i mesi di novembre e dicembre 2007, d’altra parte rilevabile dalla relativa documentazione contabile in possesso da questo Ente».

«Dopo attento esame della attuale situazione – prosegue – ritengo, a titolo strettamente personale, che il furto è da ritenersi collegato ad un illecito profitto perpetrato da soggetti malavitosi, in quanto non è stata asportata né distrutta la documentazione cartacea –mandati – riversali – bandi di gara, ed altra documentazione sensibile, come definita dalla stampa».

«Posso assicurare gli organi di stampa ed i sindacati – conclude Saja – che questa Istituzione per i servizi sociali potrà, se richiesto, rendere conto del proprio operato, soprattutto sotto il profilo finanziario».