Scilipoti: -Non dimentichiamo la sconfitta di aprile-. Genovese: -Lavoriamo insieme, vinceremo e farete parte del mio governo-. Siracusano:-Anche voto disgiunto, purché non ridiamo la Provincia a chi l'ha rovinata"

Una lista per il consiglio comunale, una per il consiglio provinciale. Italia dei Valori si schiera al fianco del Pd e dei suoi candidati per le prossime amministrative, proseguendo con coerenza quel rapporto di apparentamento caratterizzato dal dialogo, che fa seguito alle scelte fatte per le regionali e per le politiche. Inizialmente il partito di Antonio Di Pietro era convinto di schierare rappresentanti propri per le elezioni del 15 e 16 giugno, presa di posizione poi rientrata come spiega anche l’On. Domenico Scilipoti, esponente di Idv alla Camera dei Deputati. -Abbiamo rinunciato ai nostri candidati per la Provincia e per il Comune – spiega – e lo abbiamo fatto per una precisa scelta di responsabilità, ma anche perché ci siamo ritrovati nei programmi e nei due esponenti che concorreranno per le massime cariche cittadine. Due personalità spendibili, Genovese per lo spessore politico dimostrato, Siracusano in quanto grande professionista-. Ma le riflessioni non si fermano solo alla tornata elettorale imminente, ma partono dalla sconfitta dello scorso aprile. -Personalmente vorrei non dimenticare la bruciante battuta d’arresto di qualche mese fa – rivela il parlamentare – perché attraverso l’analisi di quello che è successo si possono non ripetere gli stessi errori. Per me il centrodestra ha vinto per due ragioni: la prima perché rappresenta imprenditorialità ed egoismo individuale, nel senso più brutto del termine. La società di oggi mira sempre più al raggiungimento del successo personale, dimenticandosi della collettività e delle condizioni generali; Berlusconi e la sua parte politica rappresentano proprio questo modo di concepire le cose, la gente si rivede e li vota. Seconda motivazione, il centrosinistra si è presentato impreparato. Ha commesso diversi sbagli nelle scelte, ad esempio mi viene in mente l’inciucio per lo stabilimento della soglia del 5% fissato per l’Ars. Non abbiamo fatto altro che uccidere chi non la pensa come noi, anche i nostri compagni di viaggio, chi non è schiavo del padrone, senza invece confrontarci capendo che la dialettica è il sale della democrazia. Il problema non è solo nazionale e regionale, ma è pure locale. Idv quindi sostiene il cambiamento in questi due sensi-.

Ciò nonostante il segretario cittadino Salvatore Mammola esprime soddisfazione per aver portato alla Camera dei Deputati un rappresentate del partito messinese. -Per noi aver portato Scilipoti a Roma rappresenta un buon risultato. Adesso l’obiettivo è quello di ottenere almeno un componente al consiglio comunale e uno al provinciale. Speriamo che finalmente si possa fare in modo che da questa città non si è obbligati a scappare per cercare lavoro, che venga creato un sistema di collegamenti non solo con l’Italia ma con il resto del mondo, com’era un tempo, che Messina possa riscoprire la sua vocazione turistica, che i diversamente abili possano trovare facile accesso a tutte le strutture e non come succede proprio qui a Palazzo Zanca, che le strade siano pulite e che venga garantita la sicurezza, soprattutto la sera-.

La parola passa al candidato sindaco Francantonio Genovese, che sottolinea l’importanza di tutte le forze in campo in questa competizione: -L’apporto in termine di idee e il vostro sostegno è sempre prezioso – dice il segretario regionale del Pd rivolgendosi a tutti i candidati di Idv. Oggi più che mai abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti per vincere questa sfida e far ripartire il processo di sviluppo interrotto qualche mese fa. C’è la necessità di dimostrare che noi possiamo essere ‘difensori del nostro territorio’, che ha bisogno di ripararsi dai colpi provenienti da Roma, Palermo e adesso anche Catania. Il presidente della Regione Lombardo ha fatto delle precise scelte con l’esclusione totale di nostri rappresentanti dalla sua squadra, il governo nazionale, dalla Capitale, invece ci scippa di quelle risorse che servono per risolvere problemi primari, utilizzando i soldi previsti per questioni di fondamentale importanza territoriale (ad esempio l’acquisto di 5 aliscafi per rafforzare i collegamenti), per risarcire i comuni per la detassazione dell’Ici. Sulle ali dell’entusiasmo per la vittoria di aprile, pensano di ottenere lo stesso successo anche qui, ma vi assicuro che sarà più difficile, come sostengono anche i sondaggi. Noi dobbiamo creare quel clima di partecipazione che ci faccia sentire tutti protagonisti e parte integrante di questo progetto che riparte, e vi assicuro che così facendo parteciperete con me al governo della città. Non possiamo riconsegnare la nostra Messina a persone che bandiscono concorsi fittizi o creano società fantasma per la costruzione di porticcioli turistici. Serve una gestione quasi manageriale della macchina amministrativa-.

Sfida quindi agli avversari apertamente lanciata. Così come fa anche il candidato per la provincia Paolo Siracusano, dopo aver sottolineato l’importanza di Italia dei Valori nella sua avventura. -Come sapete la mia candidatura rappresenta la società civile ed è mirata allo sfruttamento di quelle potenzialità represse del nostro territorio. Voi siete un partito che punta molto all’opinione e ci mettete la passione, la stessa che sto mettendo io per convincere la gente a dare un segnale di svolta. Oltre i programmi ci vuole uno scatto d’orgoglio, perché bugie se ne possono dire tante, tanto per alludere a qualcuno. Si è detto che l’unica cosa che è riuscito a fare il presidente della Provincia uscente è risanare i conti dell’ente. Ma mi chiedo chi li aveva distrutti? Per non consegnare nuovamente il nostro territorio a chi negli ultimi quindici anni non ha fatto assolutamente nulla, vi chiedo quindi di convincere anche chi per il consiglio vuole votare l’amico, di non preferire per la poltrona di presidente chi fino ad oggi ha fatto politica all’insegna della strafottenza-.

Diversi poi gli interventi dei tanti candidati alla Provincia e al Comune. Ospite particolare Andrea Carbone dei Verdi, che prendendo la parola ha spiegato che il suo punto di riferimento al Parlamento è Scilipoti, perché in lui rivede lo spirito e le battaglie della sua parte politica. -Si vede anche dalle prime proposte alla Camera. Poi noi amiamo il confronto e pur non andando d’accordo su alcuni punti, sappiamo che voi siete un buon interlocutore. Speriamo che in futuro possa riprendere quel cammino unitario che noi auspichiamo-. Assente invece Maurizio Rella, che doveva essere il candidato di Idv per la poltrona di primo cittadino. Manca anche dalle due liste, sinonimo di rottura?

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