Lente di ingrandimento sulle partecipate: Miloro avvia la nuova programmazione

Lente di ingrandimento sulle partecipate: Miloro avvia la nuova programmazione

Redazione

Lente di ingrandimento sulle partecipate: Miloro avvia la nuova programmazione

mercoledì 05 Novembre 2008 - 13:04

L'assessore al Bilancio: «Si eviti il ripetersi di situazioni che potrebbero portare l'ente al collasso finanziario»

E’ arrivato il momento di chiudere i rubinetti? Forse sì, perché il Comune versa in acque più che agitate dal punto di vista finanziario, e la causa principale di questo stato di cose sono le società partecipate. Dunque è proprio qui che l’assessore alle Politiche finanziarie di Palazzo Zanca, Orazio Miloro (nella foto), concentra la propria attenzione, in vista del delicato passaggio della redazione del bilancio previsionale 2009.

Miloro ha dunque deciso, insieme al dirigente ai Rapporti con le partecipate Antonio Cama, di avviare una serie di “incontri di servizio- con i dirigenti comunali per programmare e definire le attività da affidare alle Società partecipate. L’obiettivo dichiarato è quello di “armonizzare- le previsioni economico-finanziarie del bilancio comunale con quelle delle aziende, per poi predisporre il “piano industriale con annesso contratto di servizio-.

«Le attuali criticità di bilancio – spiega Miloro – derivano infatti, come è ormai noto a tutti, quasi esclusivamente dal mancato raccordo tra Aziende e Comune che, in alcuni casi come Amam e Atm, è anche committente del servizio. E’ fin troppo evidente che occorre avviare, in maniera prioritaria, una seria e condivisa programmazione che eviti il ripetersi di situazioni che potrebbero portare l’Ente locale al collasso finanziario. Ipotesi che tutti stiamo cercando di scongiurare. La programmazione è lo strumento indispensabile per garantire la realizzazione dei servizi utili alla collettività. Riguardo alle problematiche da affrontare per Atm e Amam non è mai stato formalizzato – ha concluso l’assessore alle politiche finanziarie – alcun atto che disciplini il rapporto contrattuale, mentre per Ato 3, MessinAmbiente e Feluca si tratta di riesaminare i rapporti esistenti stipulati negli anni scorsi – conclude Miloro – che necessitano di un opportuno adeguamento alle mutate esigenze locali».

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