La lista che non c'è, Siracusano incassa il colpo e va avanti: «Un errore tecnico, ma la battaglia continua»

La lista che non c’è, Siracusano incassa il colpo e va avanti: «Un errore tecnico, ma la battaglia continua»

Redazione

La lista che non c’è, Siracusano incassa il colpo e va avanti: «Un errore tecnico, ma la battaglia continua»

mercoledì 21 Maggio 2008 - 22:29

Il candidato alla presidenza della Provincia definisce «incredibile» la vicenda della lista “Siracusano presidente-, non presentata per mancanza di certificati. «Genovese mortificato, mi ha garantito il massimo impegno»

Paolo Siracusano non molla. L’incontro con Francantonio Genovese, tornato nella serata di ieri da Roma, è servito a chiarire i contorni di una vicenda in parte paradossale che ha visto la lista “Siracusano presidente- per la Provincia non esclusa, ma addirittura non presentata per una serie di errori tecnici, se non di vera e propria superficialità, da parte del team di tre persone della segreteria di Genovese stesso che si è occupato di tutte le liste, dalle comunali a quelle dei quartieri fino, appunto, alle provinciali.

Non è certo diminuito il rammarico, né tantomeno l’incredulità, in Siracusano, che al termine dell’incontro con Genovese e il coordinatore provinciale del Pd Franco Rinaldi afferma: «Genovese si è detto mortificato per quanto accaduto, non si rende conto di come sia successa questa cosa, e non ho motivo di non credergli, considerando che questo porterà un danno anche a lui. Cercheremo di ricomporre i contatti con le persone rimaste escluse nei prossimi giorni per riportare serenità, e in questo il candidato sindaco ha garantito il massimo dell’impegno per colmare il gap generatosi con la mancanza di questa lista».

Siracusano ci spiega come si è giunti all’errore: «Il team di tre persone interne alla segreteria, che non hanno evidentemente saputo comunicare le loro difficoltà nel lavorare contemporaneamente alle liste di comunali, circoscrizioni e provinciali, nella mattinata in cui scadevano i termini di presentazione richiedevano ancora certificati elettorali, finendo per lasciare qualche buco anche per lassismo e superficialità. Una vicenda incredibile, ieri mattina c’era grande nervosismo e sono entrati nel pallone. Commentavamo anche che se avessero chiesto l’aiuto magari degli ex Ds, più esperti in queste operazioni, forse questo non sarebbe successo». E qui sarà inevitabile un mea culpa da parte dei vertici locali del Pd, che troppo poco hanno ancora fatto, come da noi evidenziato settimane fa, in termini di organizzazione del partito.

«Per quanto incredibile – conclude un Siracusano stremato per due notti insonni alle spalle – ormai questa cosa è accaduta. Il mio impegno rimane e anzi è più forte di prima, continuiamo nella battaglia, con l’impegno massimo del partito e degli onorevoli Genovese e Rinaldi che saranno al mio fianco». Forse qualcuno pagherà per questo paradossale intoppo, paradossale perché parliamo di una campagna elettorale all’insegna del “non si bada a spese- resa monca per una inezia. Come dire, puoi avere una Ferrari, ma se ti bucano le gomme…

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